La morte improvvisa delle cinque persone a bordo del sottomarino Titan ha lasciato poco spazio alla consapevolezza di ciò che stava accadendo. A meno di 24 ore dal ritrovamento dei rottami del sottomarino vicino al relitto del Titanic, gli esperti si concentrano ora sul motivo dell’implosione, che sembra essere legato a una rapida depressurizzazione che ha causato il cedimento del mezzo sottomarino a causa della pressione oceanica.
Dubbi sulla sicurezza del Titan
Nonostante le rassicurazioni del Ceo della compagnia OceanGate, Stockton Rush, deceduto nella tragedia, emergono ora dubbi sulla sicurezza del sottomarino. Jay Bloom, uomo d’affari statunitense, ha reso pubbliche alcune chat WhatsApp con Rush, in cui si parla dell’invito a partecipare a un’immersione verso il Titanic. Bloom aveva espresso preoccupazioni sulla sicurezza, ma Rush aveva minimizzato i rischi, affermando che le immersioni con sottomarini non militari non avevano mai causato feriti in 35 anni di operazioni. Tuttavia, questa fiducia si è rivelata errata.
Materiali sotto accusa
Si scopre che i materiali utilizzati nella costruzione del Titan potrebbero essere stati inadeguati per questo tipo di viaggio. La causa del collasso pressorio che ha portato all’esplosione sembra essere attribuita al design del sottomarino e alla scelta dei materiali. Si sta valutando la possibilità di vietare definitivamente le visite al relitto del Titanic come conseguenza di questa tragica esperienza.
La scoperta delle ragioni dell’implosione del sottomarino Titan ha scosso il mondo. I dubbi sulla sicurezza del mezzo e l’analisi dei materiali utilizzati hanno sollevato domande sulla progettazione e sulla possibilità di viaggi verso relitti storici come quello del Titanic. È fondamentale trarre insegnamenti da questa tragedia e adottare misure di sicurezza adeguate per garantire che simili incidenti non si ripetano in futuro.
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