Il dolore di Senago e il richiamo alla riflessione
Le campane di Santa Maria Nascente risuonano, portando nel cuore di Senago la memoria di una tragedia. Giulia Tramontano e il suo amato figlio Thiago, che portava ancora nel grembo, sono stati vittime di un destino crudele. L’intera comunità è stata scossa dal dolore e dall’angoscia.
I ricordi e la preghiera in onore di Giulia e Thiago
Il parroco don Sergio Grimoldi si fa portavoce del dolore di tutti: “Oggi ci siamo riuniti per pregare per Giulia e per il suo bambino, ingiustamente privati della vita in un tragico evento di menzogna, violenza e morte”. La chiesa, situata a poche centinaia di metri dalla dimora di Giulia e Alessandro Impagnatiello, l’uomo accusato di averla uccisa, diventa oggi un luogo di riflessione e di memoria. “In ogni messa celebrata sul nostro territorio, oggi si farà memoria di Giulia,” aggiunge con commozione.
I quesiti irrisolti e le sfide che affrontiamo come società
Mentre la comunità si unisce nel ricordo, le domande rimangono sospese nell’aria. “Le persone si interrogano sul perché, è tutto un susseguirsi di domande sul perché,” riflette don Grimoldi. Questo interrogativo così profondo e difficile tocca aspetti che vanno oltre l’individuo e penetrano nelle fondamenta della nostra società: “Che immagine di uomo e donna stiamo costruendo e trasmettendo alle nuove generazioni?”
Il percorso verso il perdono: una strada ancora lunga
In questo contesto di profondo dolore, don Grimoldi sottolinea che è ancora troppo presto per parlare di perdono. “Il perdono è un cammino che richiede tempo. Ne parleremo molto più avanti,” spiega con pazienza.
L’eco della tragedia e l’omaggio alla memoria
Nel frattempo, l’eco della tragedia risuona in luoghi simbolici come la casa di Giulia, dove i fiori rimangono come testimoni silenziosi del suo ricordo, e l'”altare” formato da fiori, fotografie, peluche e cartelli vicino ai box di via Monte Rosa, dove è stato ritrovato il suo corpo. Persone provenienti da altre città, come Renata e suo marito, sono venute per rendere omaggio. “Devo portare un fiore,” dice la donna, profondamente commossa.
Conclusioni: L’evento doloroso che ha offuscato la gioia degli incontri preparatori al battesimo
A pochi giorni dalla tragedia, Giulia e Alessandro erano attesi per partecipare con gioia agli incontri preparatori al battesimo di Thiago. “Ero sul punto di incontrare Giulia per introdurla a questo percorso,” racconta il diacono Francesco Buono. La tragedia ha reso questo evento ancora più doloroso, un ricordo struggente che rimarrà impresso nella memoria di tutti coloro che hanno conosciuto Giulia, Alessandro e il loro prezioso figlio Thiago.
Add comment