L’omicidio di Michelle Causo, la giovane ragazza di 17 anni trovata senza vita nel suo appartamento a Roma, ha portato a una svolta nel caso. Le indagini hanno rivelato un possibile legame con lo spaccio di stupefacenti, aprendo una nuova prospettiva sulla motivazione dell’assassinio. Gli inquirenti hanno scoperto elementi significativi all’interno dell’appartamento, che potrebbero fornire importanti indizi sulla dinamica del crimine.
La scoperta nell’omicidio di Michelle Causo: il movente legato allo spaccio di droga
Secondo le indagini, il movente dell’omicidio potrebbe essere collegato allo spaccio di stupefacenti. Michelle avrebbe minacciato il suo assassino, dicendogli: “Se non mi dai i soldi, dico a tua madre che ti fai le canne”. Queste parole avrebbero preceduto il tragico evento che ha portato alla morte della giovane. All’interno dell’appartamento in via Dusmet, gli investigatori hanno rinvenuto una stanza adibita alla preparazione di “Purple Dark”, una droga sintetica ottenuta mescolando uno sciroppo per la tosse ad alte dosi, codeina, prometazina e una bibita gassata.
Le indagini in corso e i dettagli dell’omicidio
Nonostante la scoperta, la vita di Michelle lascia supporre che la giovane non faccesse uso di sostanze stupefacenti. Cresciuta sotto l’attenzione della zia e del nonno, Michelle cercava sempre di evitare situazioni pericolose, nonostante vivesse in un ambiente degradato. Le indagini proseguono per ricostruire con precisione la dinamica di questo violento omicidio che ha lasciato tutti senza parole.
Il corpo di Michelle è stato colpito da almeno sei coltellate e successivamente nascosto in una busta nera. Tracce di sangue sono state trovate sulle scale del palazzo. Gli inquirenti sperano di risalire all’arma del delitto, che secondo il medico legale dovrebbe essere un coltello a serramanico. Le squadre investigative continuano a lavorare all’interno dell’appartamento nella speranza di trovare ulteriori prove, inclusi possibili indizi cruciali nei cellulari che potrebbero rivelare dettagli sulla rete di contatti della vittima, specialmente prima della tragedia.
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