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La prima donna poliziotto d’Italia ci lascia a 98 anni: il ricordo di una vera icona



Oggi, l’11 settembre, abbiamo appreso la triste notizia della scomparsa di Rosa Scafa a Trieste. Rosa Scafa ha lasciato un’impronta indelebile nella storia italiana come la prima donna poliziotto nel nostro Paese. All’età di 27 anni, in un’epoca in cui l’Italia era ancora sotto l’amministrazione americana del dopoguerra, intraprese un percorso che la condusse a indossare la divisa per oltre tre decenni, raggiungendo il grado di ispettore capo.



Una Scelta di Necessità che si Trasformò in Passione

Nonostante la sua scelta iniziale di diventare poliziotta fosse stata dettata principalmente dalla necessità di sfuggire alla fame che affliggeva la popolazione dopo la guerra, Rosa Scafa si innamorò presto della divisa che indossava. Come ha confessato lei stessa: “Sono la prima di otto figli e, quindi, come la più anziana, dovevo lavorare anche in casa e cercare di sistemare al meglio i miei fratellini più giovani. Avevo già girato per vari uffici ma non sopportavo la scrivania e ho scelto la vita avventurosa della strada”.

Una Carriera di 33 Anni al Servizio della Comunità

La sua carriera di 33 anni nel corpo di polizia è stata caratterizzata dalla dedizione al servizio pubblico. Anche se le furono offerte opportunità per ruoli meno rischiosi, scelse sempre mansioni attive. Nel 1981, si unì alla polizia di Stato, ma non ha mai perso il suo spirito di poliziotta. Oggi, la polizia di Stato la ricorda con affetto, dichiarando che “è sempre rimasta una poliziotta nell’animo”.

Messaggi di Cordoglio da Parte della Comunità

La scomparsa di Rosa Scafa ha suscitato un’ondata di messaggi di cordoglio da parte di colleghi e comunità. Il Questore di Trieste, Pietro Ostuni, ha voluto rendere omaggio a questa donna straordinaria, affermando: “Siamo più che addolorati, Rosa Scafa per noi era un’istituzione. L’avevo incontrata prima di Natale, ero andato a casa sua per farle gli auguri e ho trovato una donna forte, intelligente, motivata nonostante la sua età. Per noi è stata un punto di riferimento e un esempio, che dovremo seguire e conservare dentro di noi. La sua morte ci addolora particolarmente”.



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