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La morte improvvisa del sociologo dei lavoratori, Domenico De Masi, sconvolge il mondo accademico



È morto Domenico De Masi, il sociologo dei lavoratori: stroncato da “un’ improvvisa e micidiale malattia”



Domenico De Masi è scomparso oggi, 9 settembre, all’età di 85 anni. Professore emerito di Sociologia del lavoro presso l’Università “La Sapienza” di Roma, secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, è venuto a mancare a causa di “un’ improvvisa e micidiale malattia”.

La scoperta della grave malattia il 15 agosto scorso

Meno di un mese fa, il 15 agosto, Domenico De Masi ha appreso dai medici del policlinico Gemelli di Roma di essere affetto da una malattia aggressiva. L’uomo, scomparso oggi, è stato uno dei sociologi più famosi e stimati d’Italia. I suoi studi si sono concentrati principalmente sulla sociologia del lavoro e delle organizzazioni, con un particolare interesse per i sistemi urbani e lo studio della società postindustriale.

La carriera accademica di Domenico De Masi

Nato in Molise e cresciuto tra Campania e Umbria, Domenico De Masi ha dedicato la sua vita allo studio e all’ insegnamento. “Ha viaggiato molto, ma i principali centri del suo lavoro sono stati Milano, Sassari, Napoli e Roma. In Brasile, dove ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Rio de Janeiro, ha tenuto conferenze nelle principali città del paese”. Dopo aver ottenuto la cattedra a Roma nel 1966, uno dei suoi progetti più prestigiosi è stato senza dubbio la S3.Studium, una scuola di specializzazione triennale post-laurea in scienze organizzative con un focus specifico sulla Sociologia del Lavoro. Nel 2022, dopo essere diventato un volto noto della televisione italiana, è stato nominato direttore della scuola del Fatto Quotidiano.



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