L’inchiesta sull’omicidio di Giulia Cecchettin ha subito sviluppi sconvolgenti, con il ritrovamento del corpo senza vita della giovane studentessa vicino al lago di Barcis, in provincia di Pordenone. Questo tragico evento ha trasformato Filippo Turetta, uno studente ventiduenne di Torreglia e ex fidanzato di Giulia, in un presunto assassino.
Le Ricerche Intensificate
Le ricerche dell’individuo si sono intensificate, estendendosi anche in Austria, dove è stata registrata per l’ultima volta la targa della sua auto. Contro di lui è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare e un mandato di arresto europeo. Le autorità sperano ancora che Turetta si consegni volontariamente. Il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, ha dichiarato che il suo arresto è inevitabile: “È chiaro che prima o poi verrà ritrovato: è molto meglio che nel suo interesse si consegni.”
Ricerche sul Computer
Sono emerse informazioni sulle ricerche effettuate da Turetta su Internet. Sembra che Filippo fosse solito cercare informazioni su kit di sopravvivenza in alta quota, abbigliamento per escursioni in montagna e itinerari estremi nel versante Tirolese meridionale dell’Austria. Queste ricerche sollevano interrogativi sul possibile nascondiglio di Turetta. Gli investigatori stanno esaminando ogni possibile pista, compresa l’ipotesi che il giovane possa aver messo in atto gesti autolesionistici a causa del rimorso per quanto accaduto a Giulia Cecchettin.
L’autopsia e le Indagini
Un primo esame esterno del corpo di Giulia Cecchettin è stato affidato al medico legale Antonello Cirnelli. L’autopsia sarà fondamentale per stabilire le cause della morte e determinare quando è avvenuto il decesso. Le ferite da coltello, tra cui alcune alle mani e agli arti, costituiscono probabilmente le lesioni fatali, ma solo l’autopsia potrà confermarlo. Gli investigatori stanno analizzando il sangue e altri elementi raccolti sulla scena del crimine a Fossò, dove è stata registrata l’aggressione di Filippo a Giulia.
Cambiamenti nell’Indagine
Il procuratore Cherchi ha dichiarato che il ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin ha cambiato il corso delle indagini. Saranno effettuati tutti gli accertamenti necessari, inclusa un’autopsia approfondita, per comprendere esattamente cosa è accaduto. Fino a quando non sarà chiaro dove è avvenuto l’omicidio, l’indagine rimarrà di competenza della procura di Venezia, poiché l’aggressione iniziale è avvenuta a Fossò, in provincia di Venezia.
Questo tragico caso continua a suscitare profonda tristezza e rabbia in tutta Italia, mentre le autorità cercano di ottenere giustizia per Giulia Cecchettin e la sua famiglia cerca di fare i conti con questa terribile perdita.
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