Il caso della morte di Liliana Resinovich, avvenuta due anni fa a Trieste, continua a sollevare interrogativi sulla condotta delle prime indagini e sulla verità che si cela dietro a questo drammatico evento. Recentemente, “Chi l’ha Visto?” ha diffuso in esclusiva un video che mostra il momento del ritrovamento del corpo della donna, avvenuto il 5 gennaio 2022. In questo articolo, esploreremo i dettagli emersi da questo video e le questioni ancora irrisolte che circondano questo caso.
Il Video Shock del Ritrovamento
Nel video del ritrovamento del corpo di Liliana Resinovich, si possono vedere alcune persone attorno al sacco salma che conteneva il cadavere. Tuttavia, ciò che suscita perplessità è il fatto che queste persone indossavano solo i guanti, senza adeguata protezione come tute protettive, calzari o cuffie per i capelli. La scena è priva di termometri per misurare la temperatura, elementi essenziali in una situazione del genere. Inoltre, tra coloro che erano presenti, ci dovrebbero essere stati il pubblico ministero, il medico legale, i poliziotti e i vigili del fuoco.
Il Cordino Tagliato e le Interrogazioni
Nel corso del video, il corpo di Liliana viene estratto dal sacco salma per il riconoscimento. In quel momento, qualcuno commenta: “Però niente odore. Niente.” Questo commento solleva domande sulle prime ipotesi delle autorità investigative. Sembrava che fin dall’inizio si fosse orientati verso l’ipotesi del suicidio, portando forse a un approccio meno cauto durante il ritrovamento.
Inoltre, il cordino che teneva i due sacchetti sulla testa di Liliana viene tagliato, senza alcuna cautela. Questo gesto potrebbe aver compromesso una potenziale evidenza genetica importante, dal momento che quel Dna non poteva appartenere a Liliana, essendo maschile.
La Data della Morte e la Riesumazione
Le indagini iniziali presentano anche problemi legati ai tempi per gli esami a cui è stato sottoposto il corpo di Liliana: la Tac è stata effettuata il 8 gennaio e l’autopsia l’11 gennaio, mentre il corpo è stato conservato a una temperatura di 12 gradi. Questi fattori potrebbero aver influenzato la precisione delle informazioni raccolte.
Recentemente è stata annunciata la riesumazione del corpo di Liliana, ma la famiglia della donna sembra non aver ricevuto alcuna notifica ufficiale in merito a questa decisione. Questo solleva ulteriori domande sulla gestione del caso e sulla cooperazione tra le autorità e la famiglia di Liliana.
Il caso di Liliana Resinovich continua a essere avvolto dal mistero, e le domande senza risposta persistono. La riesumazione potrebbe fornire ulteriori dettagli sulla data della morte e su eventuali prove di congelamento, ma le incertezze rimangono. Questo triste evento sottolinea l’importanza di condurre indagini accurate e precauzioni adeguate in casi di questo genere, per garantire che la giustizia sia fatta e che la verità emerga.
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