Il Mistero del manoscritto perduto



La tranquillità della piccola biblioteca di Montelupo era stata infranta dal ritrovamento del corpo senza vita di Giulio Mancini, il rispettato bibliotecario. Era sera e la biblioteca era vuota, tranne per quattro persone che erano state viste uscire poco prima che il corpo fosse scoperto:



1. Claudio, un appassionato di storia locale, che era sempre alla ricerca di vecchi documenti.
2. Beatrice, una studentessa universitaria, che stava facendo ricerche per la sua tesi di laurea.
3. Lorenzo, un collezionista di libri antichi, noto per la sua ossessione di trovare volumi rari.
4. Valeria, un’autrice di gialli, che stava lavorando al suo ultimo romanzo ambientato in una biblioteca.

Il manoscritto più prezioso della biblioteca, un testo medievale di inestimabile valore, era scomparso. L’ispettore Martelli scoprì che Giulio aveva nascosto il manoscritto in un luogo sicuro a causa di recenti tentativi di furto. Solo qualcuno che conosceva la biblioteca molto bene poteva sapere dove Giulio nascondeva i documenti più preziosi.

Durante l’interrogatorio emerse che:

– Claudio aveva litigato con Giulio riguardo alla politica di accesso ai documenti rari.
– Beatrice aveva avuto un incontro privato con Giulio quella mattina.
– Lorenzo aveva cercato di acquistare il manoscritto in passato, ma Giulio aveva rifiutato.
– Valeria era stata vista chiedere a Giulio informazioni su misure di sicurezza e sistemi di allarme.

Dopo una ricerca approfondita, l’ispettore trovò il manoscritto nascosto nel cassetto della scrivania di Beatrice, insieme a note dettagliate su come disattivare l’allarme della biblioteca.

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