La storia di Marco Della Noce, comico italiano e volto storico di Zelig, ha colpito profondamente per la sua straordinaria trasparenza. Negli anni passati, Marco ha affrontato una sfida finanziaria significativa, accumulando debiti per un totale di 700mila euro. Tuttavia, c’è stata una luce di speranza il 9 maggio scorso, quando il Tribunale di Monza ha ridimensionato il suo debito fiscale. In un’intervista esclusiva al Corriere della Sera, Marco ha condiviso i dettagli di questo percorso difficile, ma anche della sua rinascita.
Una liberazione mentale e un percorso complesso
La riduzione del debito fiscale è stata una liberazione per Marco, soprattutto a livello mentale. Ha sottolineato l’incredibile comprensione mostrata dai giudici nel corso del processo. Il percorso per ottenere questa riduzione è stato lungo e complicato. Applicare la legge del sovraindebitamento a un lavoratore dello spettacolo è stato un terreno inesplorato per tutti. Dopo oltre due anni e con l’aiuto degli avvocati dello studio Pagano, è finalmente riuscito ad avviare la sovraesposizione del debito. Nonostante una parte dei suoi guadagni sia ancora destinata a coprire il debito, che includeva affitti arretrati e assegni di mantenimento per i figli, Marco si sente rinato.
La depressione e il sostegno di Zelig
Marco Della Noce è noto per la sua maschera di Oriano Ferrari, il capomeccanico della scuderia Maranello, che gli ha dato grande visibilità sul palco di Zelig. Ma dietro quella maschera si nascondevano molte lacrime. La pressione finanziaria lo ha privato della sua creatività e ha portato alla comparsa di una profonda depressione. Ha trascorso due anni in cura psichiatrica, assumendo farmaci per affrontare la situazione. Tuttavia, il sostegno dei colleghi di Zelig è stato fondamentale per il suo recupero. Hanno organizzato una raccolta fondi e molte persone si sono unite per aiutarlo, compresi coloro che gli avevano pagato una stanza.
La rinascita e gli obiettivi attuali
Oggi, Marco Della Noce ha trovato nuovi scopi nella sua vita. Oltre alla sua attività di comico, svolge il ruolo di tutor presso We Family, un centro di formazione che promuove il dialogo genitoriale. Sta anche avviando incontri con le aziende per sensibilizzarle sull’importanza della centralità della persona in un contesto orizzontale. Nonostante le difficoltà incontrate, Marco continua ad esibirsi e a portare il suo talento sul palcoscenico.
Conclusioni: La storia di Marco Della Noce è un esempio di come sia possibile affrontare i momenti di crisi finanziaria e rinascere con l’aiuto della solidarietà e del sostegno delle persone intorno a noi. Attraverso la sua determinazione e il supporto dei colleghi di Zelig, Marco ha superato il suo debito e ha intrapreso un nuovo percorso nella sua carriera. La sua esperienza ci ricorda l’importanza della resilienza e del sostegno reciproco nelle situazioni difficili. Auguriamo a Marco tutto il meglio per il futuro e continueremo a seguirne il successo nel suo percorso artistico e personale.
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