Chiara Tramontano condivide un messaggio straziante per ricordare Giulia e il suo piccolo Thiago, un mese dopo la tragedia
È passato un mese esatto dalla tragica morte di Giulia Tramontano, la giovane donna di 29 anni, incinta di sette mesi, brutalmente uccisa a coltellate dal suo compagno Alessandro Impagnatiello a Senago, in provincia di Milano. Il dolore che avvolge i familiari e gli amici è ancora profondo, e lo stesso vale per la comunità di Senago. Ma anche Chiara, la sorella di Giulia, 26 anni, condivide il dolore e il vuoto che questa perdita ha lasciato nella sua vita. Su Instagram, Chiara ha voluto dedicare una storia commovente a Giulia e al suo piccolo Thiago, il suo nipotino che non ha mai avuto l’opportunità di conoscere.
Una dedica straziante su Instagram
La dedica di Chiara è accompagnata da due foto: una risalente al 1997 e l’altra al 2020. In entrambi gli scatti, le due sorelle appaiono abbracciate ai loro genitori. Sotto le foto di famiglia, uno spazio completamente nero con la scritta bianca che recita: “2023, oggi è un mese senza di te e Thiago. È il vuoto”. Questa è solo l’ultima delle dediche che Chiara ha condiviso sui social media dopo l’omicidio avvenuto lo scorso 27 maggio.
Chiara Tramontano: una giovane donna coraggiosa
Chiara Tramontano, 26 anni, è la secondogenita di Franco e Luciana Tramontano, originari della Campania e ancora residenti a Napoli. A differenza della sorella maggiore, che viveva a Senago, Chiara risiede a Genova, dove lavora come ricercatrice presso l’Istituto Italiano di Tecnologia. Dopo aver ottenuto due lauree e un dottorato di ricerca all’Università Federico II di Napoli, con specializzazione in biotecnologie e nanomedicina, ha trovato nella sua professione una via per il futuro.
Le indagini in corso
Le indagini sulla morte di Giulia Tramontano continuano sotto la guida delle procure Alessia Menegazzo e Letizia Mannella. Alessandro Impagnatiello, l’unico sospettato finora, ha confessato l’omicidio ed è attualmente detenuto nel carcere di San Vittore, in attesa del processo. Le accuse a suo carico includono omicidio premeditato, procurata interruzione di gravidanza (per la morte del piccolo al settimo mese di gestazione) e occultamento di cadavere. Tuttavia, ci sono ancora molti interrogativi da risolvere.
Prove da analizzare
In primo luogo, ci sono gli esami tossicologici sul corpo di Giulia e del piccolo Thiago: si cerca di determinare se l’assassino abbia utilizzato il veleno per topi, trovato dai carabinieri nello zaino, nel tentativo di uccidere la compagna già nei giorni precedenti all’omicidio. Resta anche l’incognita di eventuali complici che potrebbero aver aiutato Impagnatiello a nascondere il corpo della vittima. Al momento, però, non ci sono indizi che mettano in dubbio la confessione di Impagnatiello, che sostiene di aver agito da solo. Inoltre, il cellulare di Giulia, secondo l’assassino, è stato gettato in un tombino tra la fermata Comasina e il parcheggio d’interscambio, ma al momento non è stato ancora trovato.
Oggi, mercoledì 28 giugno, i Ris di Parma effettueranno esami “irripetibili” sui campioni di sangue trovati nel palazzo e sugli oggetti sequestrati nell’appartamento di via Novella, dove la coppia viveva. Gli avvocati di Alessandro Impagnatiello, Giulia Geradini e Samantha Barbaglia, al momento non hanno nominato consulenti di parte. Non sono previsti nuovi interrogatori per Impagnatiello, almeno per ora, come riportato dal Corriere della Sera.
La ricerca di giustizia per Giulia Tramontano continua, e la speranza è che i responsabili paghino per il terribile crimine commesso.
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