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Ex-medico ammazza moglie e figli (uno con disabilità grave) prima di togliersi l’esistenza: 4 decessi in un’abitazione a L’Aquila



L’AQUILA – Quattro decessi, due uomini e due donne, sono stati scoperti nel primo pomeriggio di oggi all’interno di una residenza privata, appartenente a Carlo Vicentini, un urologo aquilano da poco in pensione ed ex primario dell’ospedale di Teramo.



Da quanto si è potuto apprendere dalle prime notizie, l’ipotesi più plausibile sarebbe quella di omicidio-suicidio. Le vittime sarebbero il medico stesso, sua moglie e i loro due figli.

Sembra che l’uomo abbia prima tolto la vita a moglie e figli, Massimo di 43 anni e Alessandra di 36, in stanze separate, per poi togliersi la vita nella sua camera con un’arma da fuoco legalmente posseduta.

Sul luogo dell’accaduto sono intervenuti la Polizia, i Carabinieri e il magistrato di turno, Guido Cocco. Uno dei due figli del medico soffriva di una grave disabilità.

L’incidente potrebbe essere avvenuto l’altro ieri, dato che alcuni vicini hanno raccontato di aver visto l’ultima volta la famiglia solo mercoledì. Proprio per questo motivo, hanno cercato di contattare il medico senza successo, portando alla scoperta dei corpi.

Dg Asl Teramo: “Tragedia incomprensibile”

“Siamo sconvolti. È una tragedia che non riusciamo a comprendere: il professor Vicentini era un urologo molto competente e stimato oltre che una persona gentile, empatica e disponibile”. Così il direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, ricorda il medico protagonista della tragica vicenda a Tempera. “È andato in pensione circa un mese fa, dopo aver svolto un lavoro eccellente nella nostra azienda, nel reparto di urologia a gestione universitaria – prosegue il dg – al momento del pensionamento, il reparto è tornato a gestione ospedaliera, ma ha proseguito con l’ottimo lavoro avviato da Vicentini, che era un medico ricercato anche al di fuori di Teramo e della regione”.



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