Controcopertina

Emilia era scappata dalla guerra in Ucraina, per morire investita mentre va ascuala, era in Italia da un anno



La storia di Emilia Maidaska, una giovane di soli 16 anni proveniente dall’Ucraina, è una triste testimonianza di quanto la vita possa essere crudele. Emilia era originaria di Odessa, una città segnata dalla guerra e dalla violenza. Aveva attraversato molte difficoltà nella sua giovane vita, compresa la separazione dalla sua famiglia, per cercare una nuova speranza in Italia, dove era arrivata circa un anno fa. Tuttavia, il suo sogno di una vita migliore è stato spezzato in modo tragico il venerdì 20 ottobre, quando è stata travolta e uccisa mentre si dirigeva a scuola a Torino.



La tragica mattinata di Emilia

Emilia Maidaska aveva iniziato una nuova vita in Italia, ospite di una comunità nel Torinese. La mattina del suo destino crudele, intorno alle 6:50, stava andando a scuola. Camminava sulle strisce pedonali di corso Casale, vicino al Liceo Artistico Passoni, quando una Volkswagen l’ha investita, causandone la morte immediata. Le prime indagini delle forze dell’ordine suggeriscono che l’autista abbia perso il controllo dell’auto a causa delle condizioni meteorologiche avverse, dato il forte temporale in corso al momento dell’incidente. Il conducente, disperato, ha subito fermato il veicolo e ha cercato di prestare soccorso a Emilia, ma purtroppo non c’era nulla da fare.

Una strada segnalata come pericolosa

La tragedia ha colpito una strada che i residenti avevano già segnalato come pericolosa. In effetti, il giorno prima dell’incidente, l’assessore Pierlucio Firrao aveva discusso in consiglio comunale una mozione per migliorare la sicurezza di quel tratto stradale. Purtroppo, le misure preventive non sono state attuate in tempo, e il risultato è stato devastante. L’incidente ha causato un dolore insopportabile ai genitori di Emilia, rimasti nell’Ucraina, lasciando un vuoto impossibile da colmare nelle loro vite già travagliate.



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