La famiglia di Maria Grazia Di Domenico, la giovane di 27 anni morta a seguito di un intervento all’utero, non ha alcuna intenzione di abbandonare la sua lotta per la giustizia. Dopo due processi, i parenti della ragazza hanno deciso di intentare una nuova azione legale nei confronti del ginecologo che aveva in cura Maria Grazia.
Secondo quanto ricostruito, il medico avrebbe perforato l’utero e l’intestino retto della ragazza durante l’intervento. Quando la giovane ha lamentato dolori, il ginecologo le ha prescritto dei fermenti lettici, senza individuare tempestivamente le complicanze che hanno portato alla sua morte.
La morte di Maria Grazia è stata una tragedia immane e irreversibile. La giovane si sarebbe dovuta sposare venti giorni dopo il suo decesso, e la famiglia ha deciso di seppellirla con il vestito da sposa che aveva scelto. Il medico è stato processato con l’accusa di omicidio colposo, ma i familiari temono che abbia messo al riparo parte del suo patrimonio per evitare eventuali risarcimenti.
La prossima udienza del processo si terrà a gennaio 2024. Nel frattempo, la famiglia ha scritto una lettera per ricordare Maria Grazia, la giovane che ha perso la vita in modo violento e ingiusto. La sua morte ha distrutto i sogni di una vita intera e ha lasciato un dolore insopportabile nella vita di tutti coloro che l’amavano. La lotta per la giustizia continua, nella speranza che la verità possa emergere e che Maria Grazia possa finalmente riposare in pace.
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