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Condannati i fratelli centurioni per estorsione ai turisti al Colosseo



Due fratelli vestiti da centurioni sono stati condannati per aver perpetrato una serie di truffe ai danni dei turisti che visitavano il Colosseo. Attraverso l’inganno e l’intimidazione, i due cercavano di estorcere denaro alle loro vittime, proponendo foto con il Colosseo sullo sfondo e poi richiedendo cifre fino a 100 euro per il “servizio”.



Le truffe e la condanna

I due fratelli, agendo con movenze accattivanti e scherzose, invitavano ignari turisti a farsi scattare selfie con loro. Tuttavia, una volta completato il servizio fotografico, pretendevano un pagamento esorbitante. Nel caso in cui qualcuno si rifiutasse di pagare, i due passavano alle minacce e addirittura accompagnavano i turisti al bancomat più vicino per costringerli a prelevare denaro.

A seguito delle indagini e del processo, i fratelli centurioni sono stati condannati a pene detentive di 3 anni e 10 mesi e 4 anni rispettivamente. Questa sentenza rappresenta un importante passo nella lotta contro gli atti di estorsione ai danni dei turisti che frequentano il famoso anfiteatro Flavio.

Un problema ricorrente

Purtroppo, non è la prima volta che si verificano episodi di estorsione simili all’ombra del Colosseo. Per contrastare questa forma di illegalità, le autorità competenti, come il Questore e il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, promuovono servizi specifici per garantire la sicurezza dei turisti che affollano quotidianamente il sito.

L’appello degli imputati

Nonostante la condanna emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma, i due fratelli centurioni hanno presentato un ricorso in appello nel tentativo di ribaltare la sentenza.



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