“Claudio Bisio condivide la sua profonda passione per il teatro e la recitazione, ma anche gli amici e colleghi a cui è maggiormente legato sia personalmente che professionalmente.” “Iniziai a recitare sul palcoscenico oltre 40 anni fa e amo il teatro perché tutto accade dal vivo, in quel momento, su quel palcoscenico e poi svanisce per sempre. Ogni replica sarà diversa” racconta Bisio in un’intervista.
Bisio cita anche le parole di un maestro come Dario Fo: “far ridere è più difficile che far piangere.” La sua lunga e duratura carriera al fianco di colleghi e professionisti che sono diventati anche amici, come Francesco Piccolo, con cui ha condiviso reading curati da Giorgio Gallione. Nonostante le somiglianze, scherzosamente ammette che “ci separa l’origine, lui del Sud, io del Nord.” Bisio è un attore, conduttore, comico e doppiatore che ha recitato sia nei teatri di tutta Italia che sul piccolo e grande schermo.
Oggi porta sul palcoscenico il racconto della sua generazione, la stessa dei suoi amici storici Francesco Piccolo e Giorgio Gallione. “Siamo dei boomers, nati con il boom economico, tra gli anni ’50 e ’60. Apparteniamo alla generazione cresciuta con Carosello e le gemelle Kessler, il Muro di Berlino, la guerra fredda e i mondiali di calcio del ’74.” Una generazione raccontata “male” come indica il titolo del suo ultimo spettacolo, ma che non manca di suscitare risate in un “ping-pong incessante tra me sul palco e il pubblico in platea.”
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