Situazione di apprensione in Sicilia
Le ultime ore sono state di grande apprensione in Sicilia, dove numerose zone hanno vissuto momenti drammatici a causa degli incendi. Da Palermo a Enna, da Messina a Siracusa, alcune parti della regione sembravano trasformate in inferno a causa delle fiamme. La situazione è stata particolarmente critica anche nella riserva naturale di Pergusa, in provincia di Enna, che è andata in fumo.
Bilancio tragico
Il bilancio degli incendi in questa regione del sud Italia è pesante: si contano 3 persone morte e oltre 2.000 sfollati. Le fiamme hanno colpito anche la Chiesa di Santa Maria di Gesù, causando ulteriore preoccupazione e dispiacere. Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha lanciato un appello a Bruxelles, sottolineando l’insufficienza della flotta dei Canadair per fronteggiare questa emergenza.
Oggi siamo stati ad aiutare un amico mio che ha una villa… avvolte dalle fiamme senza vigili del fuoco tutti impegnati 🤬🤬🤬
È normale tutto questo?
La solidarietà è italiana?
Ci guadagna qualcuno?
O la Sicilia è sempre lasciata da sola? pic.twitter.com/BPTP2v2ZYH— Isola (@isola_in) July 25, 2023
Interventi dei pompieri
In alcune zone, come a Pergusa, i residenti terrorizzati sono stati costretti a lasciare le proprie case per precauzione. I vigili del fuoco sono intervenuti prontamente per cercare di contenere la situazione, ma la battaglia contro le fiamme è stata difficile e continua.
L’autostrada Palermo-Messina coinvolta
Anche l’autostrada Palermo-Messina (A-20) non è stata risparmiata dagli incendi. L’area di servizio Eni di Tindari è stata danneggiata gravemente, ma grazie all’intervento tempestivo dei pompieri, le riserve di carburante sotterranee sono state preservate, evitando un disastro maggiore.
Oggi la situazione a Catania è atroce, 45°/48° un vento caldo che brucia la pelle, aria irrespirabile, perché ci sono roghi ovunque, ancora senza acqua e la luce ad intermittenza. Questa non è più una città, questo è l’inferno.#Catania #Sicilia pic.twitter.com/IEUd0iaYUp
— GraziaLuna (@GraziaLuna_) July 25, 2023
Un’impresa difficile per gli operatori antincendio
Attualmente, in Sicilia, sono attivi centinaia di focolai, tutti pericolosi e potenzialmente fatali per la popolazione. La Protezione Civile e i vigili del fuoco stanno lavorando incessantemente per fronteggiare questa emergenza. I circa 4.000 forestali addetti all’antincendio si stanno battendo con grande impegno per contenere gli incendi e proteggere le persone.
Vittime tra gli anziani
Tra le tragiche notizie si contano due anziani trovati carbonizzati in un’abitazione a Cinisi e la morte di una donna di 88 anni a San Martino delle Scale (Palermo) a causa delle fiamme che hanno impedito l’intervento dell’ambulanza.
Monitoraggio attento
Le zone più a rischio, in queste ore, sono Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina e Palermo. Gli occhi di tutti sono puntati su queste località mentre gli operatori continuano la lotta contro gli incendi, cercando di proteggere la popolazione e le aree colpite. La situazione resta critica, e la solidarietà e il supporto di tutti sono fondamentali per superare questa emergenza.
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