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Vuoi vedere Juventus – Bologna streaming diretta tv e live gratis Sky o Dzan



Dove vederla Juventus – Bologna

La partita si giocherà oggi sabato 16 aprile 2022 con il calcio d’inizio fissato per le ore 18.30. Il match può essere visto in diretta ed esclusiva da Dazn. Gli abbonati potranno vederlo su una smart tv scaricando in questo modo l’app della piattaforma oppure nel caso dei normali televisori, utilizzando dei dispositivi come una console di gioco Xbox e Playstation, Amazon Fire stick, Google chromecast, Apple tv box o simili. Il match sarà visibile anche in diretta streaming solo ed esclusivamente su Dazn. In questo caso bisognerà accedere al sito della piattaforma, oppure scaricando l’app su dispositivi come pc, smartphone o tablet. Telecronaca affidata a Stefano Borghi con il commento tecnico di Massimo Ambrosini.



Dieci posson bastare. Mister Massimiliano Allegri la vede così. Dieci punti. Per garantirsi il quarto posto e la Champions League. Poi se ne arrivano un po’ di più, meglio ancora. Ma l’obiettivo individuato è quota 72. Ciò significa che perdere è pressoché vietato. Men che meno allo Stadium, visto che in quanto a ko casalinghi quest’anno s’è già fatto abbastanza («Sono dati di fatto, dai numeri non scappi. Bisognerà migliorare l’anno prossimo, perdere 5 partite allo Stadium incide in Champions ma soprattutto in campionato»). Vincerle tutte, al contrario, è auspicabile se non proprio doveroso. A partire, ovviamente, dalla partita di questa sera in programma contro il Bologna.

L’APPROCCIO «Ci arriviamo bene, dopo una settimana continuativa di lavoro», spiega il tecnico bianconero. Che però tiene innanzitutto a «salutare Sinisa (Mihajlovic, ndr) e gli auguro una buona guarigione». Di nuovo sul match: «Il Bologna sta bene, ha pareggiato a Milano e ha vinto contro la Sampdoria. Noi dobbiamo fare ancora tanti punti, perché mancano tante partite e dobbiamo con

solidare il quarto posto. Bilancio? Momentaneamente potremmo essere soddisfatti. L’obiettivo era arrivare quarti e ora lo siamo, ma dobbiamo ancora raggiungerlo in maniera definitiva questo obiettivo. Siamo nel momento cruciale della stagione. Facciamo un passo alla volta e pensiamo al Bologna e al campionato. Ci sono sei partite di cui le ultime due sono squadre dietro di noi. La Fiorentina ha il calendario migliore delle squadre che ci seguono. Dobbiamo fare attenzione e secondo me servono ancora 10 punti, minimo, per andare in Champions.Detto questo, sono dispiaciuto per la Champions League e per la Supercoppa, ma ci sono delle annate in cui non vinci, e in cui però devi costruire delle basi per il futuro. Quest’anno abbiamo iniziato un percorso insieme facendo buone cose». Un riferimento anche alle immagini di Cagliari, in cui Pavel Nedved in tribuna imprecava. La curiosità di capire con chi ce l’avesse? «Credo che lui abbia fatto un’esternazione come capita spesso. Per chi sta in tribuna è difficile riuscire a stare fermi. Non c’è nessun problema, stiamo lavorando bene insieme a lui, a Cherubini, Arrivabene e anche al presidente. Ci sono i presupposti per finire l’annata nel migliore dei modi e iniziare la prossima ancora meglio».

TESTA SOTTO LA SABBIA Se il momento bianconero non è idilliaco, il momento

del calcio italiano in generale è ancora peggiore: la Nazionale che non si è qualificata ai Mondiali; l’eliminazione di tutti i club nostrani, tranne la Roma, dall’Europa. «Noi siamo passati da un momento di esaltazione dopo l’Europeo alla situazione di oggi. Ma bisogna saper vedere qual è la realtà delle cose, che non è solo una questione tecnica, ma generale. Basta far caso agli introiti del campionato italiano confrontati con quelli del campionato inglese. I problemi non vengono fuori in un giorno, ci sono sempre, ma in Italia si tende a mettere la testa sotto la sabbia senza trovare soluzioni. Fin quando non prendiamo una strada non possiamo sapere se è giusta o sbagliata, ma in Italia non ci piace farlo e si tende a vivacchiare. Perché poi noi siamo bravi ad arrangiarci, in modo estemporaneo troviamo il risultato giusto e quindi in quel momento ci diciamo che tutto va bene. Ma, ripeto, non c’è un solo problema».

REAL… MENTE SODDISFATTO A maggior ragione, vien da chiedersi e soprattutto chiedergli se non sia pentito di aver rifiutato il Real Madrid e il calcio estero, vista la situazione nostrana. Ma le certezze di Allegri sono inscalfibili in questo senso: «Assolutamente nessun pentimento. Sono tornato alla Juventus molto contento e molto felice. Ho mio figlio di dieci anni che vive a Torino, è stata una scelta fatta anche per questo motivo. E ovviamente perché volevo fare quattro anni buoni per costruire qualcosa di importante e non ho assolutamente rimpianti. Mi sono tolto delle soddisfazioni e cercherò di togliermene altre assieme alla società».

LE SCELTE Tutto questo passerà anche dalla sfida di oggi contro il Bologna, appunto. In merito alla formazione Massimiliano Allegri qualcosa dice e qualcosa no. La difesa: «Bonucci sta bene. Devo decidere tra lui e Chiellini anche in base alla sfida di mercoledì contro la Fiorentina». La linea di mediana: «Ho solamente due centrocampisti perciò se giochiamo a due bastano Zak (Zakaria, ndr) e Rabiot; se giochiamo a tre devo mettercene uno, ma devo ancora decidere chi. Non sapeva ancora, Allegri, degli acciacchi allo svizzero che sarebbero emersi di lì a poco. L’attacco: «Vlahovic giocherà titolare. Spero che possa vincere la classifica marcatori, certo. Perché ciò significherebbe fare tanti gol che ci possono garantire di arrivare al quarto posto. Dybala sta facendo bene e sta crescendo di condizione. Mi aspetto tanto da lui come da tutti. Kean? Ha fatto cose importanti. In questo momento gli altri stanno facendo meglio, ma lui è a disposizione e deve farsi trovare pronto».

A volte usa l’io, ma più spesso un inclusivo noi. Emilio De Leo sceglie con cura alla vigilia pronomi e parole per riportare il verbo di Sinisa Mihajlovic, sempre alle prese con la sua personalissima battaglia contro la malattia all’ospedale Sant’Orsola. Oggi a Torino sarà la terza partita senza il tecnico serbo in panchina, il quale tuttavia non si perderà un’azione in tv, pronto a interagire con lo staff guidato dal vice MiroslavTanjga, col supporto degli altri collaboratori tecnici Bazzani e appunto De Leo. Come ha detto ieri Michel Aebischer in sala stampa, Mihajlovic tiene tutti a rapporto via Skype ogni due giorni, ma è sempre disponibile per ulteriori contatti diretti coi giocatori. De Leo è convinto che la Juventus non sia tagliata fuori dalla corsa scudetto: «Sta avendo una grandissima continuità, soprattutto nel ritorno. Il passo falso con l’Inter è stato tale solo nel risultato, ma la Juve ha condotto benissimo la gara. Ci proveranno fino in fondo grazie alle loro qualità tecniche e all’organizzazione. A noi non basta la nostra leggerezza. Dovremo essere capaci di restare in partita nei momenti più duri. Sappiamo che non sarà sufficiente essere compatti e chiudere gli spazi: bisogna giocarcela a viso aperto, quanto meno per alleggerire la pressione, ribadendo che il Bologna vuole provarci con tutti». Se la difesa è intoccabile, con Medel guerriero ferito ma invitto, il centrocampo rossoblù presenta diverse scelte sulle quali Mihajlovic si riserva di riflettere fino all’ultimo. Soriano dovrebbe tornare titolare, ma è dura avere un Dominguez con gli occhi di fuoco e non rimetterlo in campo, ora che si è ripreso del tutto. Davanti Barrow Orsolini e soprattutto Sansone si giocano la maglia da alfiere di re Arnautovic. De Leo riporta pubblicamente le indicazioni di Sinisa: «Ci ha detto che bisogna continuare a mantenere l’atteggiamento coraggioso che ci contraddistingue. Il gruppo sta tirando fuori valori tecnici e morali importanti, insieme a una forte personalità. E’ questa la linea da tenere fino a fine stagione. Abbiamo avuto pochissimo tempo per prepararci alla partita con la Juventus (il Bologna ha giocato lunedì in posticipo serale con la Samp, ndr), ma i giocatori continuano a evidenziare spirito e partecipazione crescenti: in una sana competizione interna, abbiamo anche dovuto tenere a bada l’ardore di qualche giocatore negli ulMarko Arnautovic, 32 anni, è reduce dalla doppietta alla Samp: 11 le reti in A timi allenamenti…».



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