Serena Rossi la conosciamo tutti per essere una nota attrice di grande successo della televisione italiana ed è anche molto amata dal pubblico e anche dalla critica. Non tutti però sanno che effettivamente Serena è figlia d’arte ed è stata anche la madrina dell’ultima edizione del festival del cinema di Venezia. Ad ogni modo che cosa conosciamo di lei e della sua vita privata?
Serena Rossi chi è
È nata a Napoli il 31 agosto 1985 sotto il segno della Vergine. Ha esordito in teatro tanti anni fa ormai in C’era una volta…Scugnizzi, diventando nota al grande pubblico grazie però alla soap opera Un posto al sole che da molti anni ormai va in onda su Rai 3. In questa soap ha interpretato i panni di Carmen una delle protagoniste principali. Ha debuttato poi come conduttrice televisiva nel 2017 con il programma Detto fatto e poi ha continuato a ricoprire questo ruolo dimostrandosi una grande intrattenitrice.
Una famiglia di artisti la sua
È figlia d’arte e infatti è circondata da artisti che lavorano nel mondo dello spettacolo praticamente da sempre. Il padre Renato è un musicista e nello specifico un chitarrista particolarmente affine al Blues e al Jazz. Anche Serena ha ereditato questa passione per la musica proprio dal Papà.
Il nonno di Serena invece era un autore di canzoni.. La madre ha da sempre avuto una grande vocalità ed avrebbe spinto la figlia proprio ad intraprendere la via del successo. Serena anche una sorella che si chiama Ilaria ed è più piccola di lei di circa 6 anni ed anche lei pare che lavora nell’ambito cinematografico anche se pare preferisca rimanere dietro la macchina da presa. Si occupa di casting di formazione cinematografica post produzione video e mezzi di scena.
Vita privata
Serena è legata a partire dal 2008 all’attore Davide Devenuto, conosciuto sul set di Un posto al sole, con cui ha avuto un figlio nel 2016. Il bambino di chiama Diego e pare che sia stato un nome voluto e pensato. Si tratterebbe di un omaggio a Diego Armando Maradona, anche se pare che i due abbiano scelto un nome che iniziasse con la D visto il coglione del padre che inizia con la stessa lettera. Nel 2019 è arrivata la proposta di matrimonio ma sembra che i due abbiano rimandato le nozze per via della pandemia da Covid.
Nuova Fiction La sposa su Rai 1
Torno in TV con una nuova fiction, La sposa, che ho dedicato a una persona speciale: mia nonna Giuseppina. È a lei che mi sono ispirata per interpretare questo personaggio. Anche se ho il grande rammarico che non potrà vedermi in TV, perché è venuta a mancare proprio durante le riprese.
È stato un dolore immenso: ma ora sono febee di poterla ricordare, e omaggiare, con questa serie». A parlare così è Serena Rossi, che sta vivendo un momento professionale magico. Dopo il successo di Danza con me, la grande serata di ballo che ha inaugurato il 2022 di Raiuno e di cui è stata conduttrice insieme al “padrone di casa” Roberto Bolle, dal 16 gennaio toma sulla stessa rete con una nuova fiction, La sposa, ambientata a fine anni Sessanta. «Io interpreto Maria, una contadina calabrese che, per salvare la propria famiglia dai debiti, accetta un matrimonio combinato con un ricco agricoltore, Vittorio Bassi, l’attore Maurizio Donadoni», continua Serena Rossi. «Una volta giunta all’altare, però, Maria scopre che non sposerà lui, ma suo nipote Italo, interpretato da Giorgio Marchesi».
Diceva che per interpretare questo ruolo si è ispirata a sua nonna…
«Proprio così. In realtà mi sono conduttrice insieme al “padrone di casa” Roberto Bolle, dal 16 gennaio toma sulla stessa rete con una nuova fiction, La sposa, ambientata a fine anni Sessanta. «Io interpreto Maria, una contadina calabrese che, per salvare la propria famiglia dai debiti, accetta un matrimonio combinato con un ricco agricoltore, Vittorio Bassi, l’attore Maurizio Donadoni», continua Serena Rossi. «Una volta giunta all’altare, però, Maria scopre che non sposerà lui, ma suo nipote Italo, interpretato da Giorgio Marchesi».
Diceva che per interpretare questo ruolo si è ispirata a sua nonna…
«Proprio così. In realtà mi sono ispirata ai racconti, di quando erano giovani, di tutti e quattro i miei nonni per capire meglio l’epoca storica in cui è ambientata questa fiction: come si viveva, quale era la mentalità. Però i ricordi di nonna Giuseppina sono stati decisivi: perché lei era una contadina, proprio come il personaggio che interpreto. Ed era a lei che pensavo ogni mattina, sul set, quando vestivo i panni di Maria. A volte, mentre giravo, mandavo a mio padre delle foto con i costumi di scena. E lui mi rispondeva sempre che gli facevo impressione, perché sembravo proprio sua madre da giovane. E stato commovente, emozionante. Questa, però, è stata solo una parte della mia preparazione per questa fiction».
Che cosa altro ha fatto?
«Mi sono documentata a lungo sugli anni Sessanta, leggendo libri e guardando film: volevo capire come le donne di allora parlavano, si muovevano. E poi, visto che Maria è calabrese, con l’aiuto di un insegnante ho imparato a parlare con quell’accento, e a usare anche un po’ il dialetto. Per essere davvero credibile nel mio molo, poi, ho voluto imparare a fare davvero la contadina».
In che senso?
«Nonostante sul set avessi a disposizione una controfigura per i lavori manuali, ho preferito fare quasi tutto io. Mi sono messa a falciare i campi, ho raccolto verdure dall’orto, guidato mandrie di cavalli e greggi di pecore e ho persino imparato a mungere una mucca: è stato gratificante, anche se faticoso. Per fortuna, ero sul set con persone meravigliose, che mi hanno aiutato molto».Tra queste c’è Giorgio Marchesi, suo marito nella fiction.
Come si è trovata con lui?
«Benissimo. Non ci conoscevamo, ma tra noi è nata una intesa immediata che poi si è trasformata in una bella amicizia che dura ancora oggi. Durante le riprese ci siamo divertiti, nonostante il rapporto tra i nostri personaggi all’inizio sia difficile, e ci siamo anche aiutati. Per questa fiction siamo stati a lungo lontano da Roma, dalle nostre famiglie, che ci mancavano molto: Giorgio e io ne parlavamo spesso e quando la nostalgia prendeva il sopravvento ci facevamo forza a vicenda».
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