Era l’anno 1984 e Patty Pravo cantava Per una bambola, una canzone dal testo autobiografico. Ciò che attirò l’attenzione del pubblico fu la particolarità dell’immagine dell’artista e naturalmente la sua performance. La cantante si presenta sul palco con un abito argento, in maglia di metallo, disegnato per l’occasione da Gianni Versace.
L’acconciatura, di ispirazione giapponese, è un mix tra samurai e geisha. La “ragazza del Piper” sfoggia un makeup lunare; la base chiarissima è sublimata da punti luce su fronte, mento, osso zigomatico e incavo dell’occhio.
Le sopracciglia sono sottilissime, nei toni del taupe. Sulla palpebra mobile troviamo matita e ombretto alla base delle ciglia e la congiuntiva è intensificata da Kajal nero; completano il trucco del segmento occhi l’ombretto avorio nel centro della palpebra e il viola sfumato col malva lateralmente.
Sulle labbra troviamo un rossetto albicocca luminoso, in tinta con il blush. Questi colori, accostati al platino dei capelli e al costume da geisha contemporanea, rispecchiano perfettamente lo stile anni 80, audace, ma raffinato.
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