Ornella Muti la conosciamo tutti per essere una famosa attrice italiana la quale nella serata di oggi martedì 1 febbraio 2022 sarà al fianco di Amadeus al Festival di Sanremo. È una nata attrice italiana la quale sicuramente vanta una grande e carriera ricca di tanti premi e soprattutto successi in ambito anche internazionale. Conosciamo meglio la nota attrice e conduttrice della prima serata della 72esima edizione del Festival di Sanremo.
Ornella Muti chi è
È conosciuta a livello internazionale come attrice ma anche come una vera e propria icona di bellezza. Esattamente nel 1994 è stata eletta la donna più bella del mondo ed ha recitato in diversi film. È stata anche parecchio al centro del gossip per via di alcune relazioni amorose. È nata il 9 marzo 1955 sotto il segno dei pesci. La madre era estone, mentre il padre napoletano e il suo vero nome in realtà è Francesca Romana Rivelli. Ha una sorella maggiore di nome Claudia anche lei diventata una nota attrice. Pare che il suo nome d’arte venne scelto da Damiano Damiani durante le riprese del film La moglie più bella.
Vita privata
Riguardo la sua vita privata sappiamo che ha avuto tre figli e che tra tutte la più famosa è Naike Rivelli che ha preso proprio il cognome della madre. Naike è nata il 10 ottobre 1974 a Monaco di Baviera. Il padre è José Luis Bermudez De Castro un produttore cinematografico che Ornella ha conosciuto dopo il primo divorzio. Ornella ha scoperto di essere incinta della prima figlia proprio sul set di Romanzo Popolare di Monicelli. Ha avuto altri due figli dal matrimonio con Federico Fachinetti e parliamo di Carolina e Andrea anche loro entrambi diventati attori. Ha avuto anche tre nipoti dalle due figlie. “I neonati portano felicità. Fin da bambina sognavo di fare la mamma e oggi, se potessi, aprirei un asilo nido”, queste le parole dichiarate nel corso di un’intervista un pò di tempo fa.
Ex amori
Si è innamorata per la prima volta di Alessio Orano un attore molto noto degli anni 70. I due si sarebbero incontrati nel 1970 sul set del film La moglie più bella di Damiano Damiani. Poi 5 anni dopo dove si sono sposati e dopo 7 anni il loro matrimonio È finito. Poi ha incontrato il produttore cinematografico padre di Naike Rivelli ma i due non si sono mai sposati e la loro relazione è finita. Nel 1988 ha incontrato Federico Fachinetti. I due si sono sposati comunque e sempre nello stesso anno il loro matrimonio è durato otto anni. L’attrice è stata al centro del gossip per via di una relazione che ha avuto con il chirurgo plastico Stefano piccolo. Ad oggi è single.
Ornella Muti aveva minimizzato: «Nella mia carriera ho ricevuto tanti premi, ma ogni volta mi sono sempre chiesta se me lo meritavo oppure no». Ora che la raggiungiamo al telefono in una pausa delle prove del suo nuovo spettacolo teatrale, Il ritratto di Teresa, per chiederle di un altro riconoscimento, il fatto di essere stata scelta da Amadeus come prima co-conduttrice del Festival di Sanremo, l’attrice sfoggia lo stesso understatement: «Non so perché ha scelto proprio me. So solo che sarò molto emozionata.
E che, oltre alle canzoni in gara, non vedo l’ora di sentire dal vivo i Maneskin». C’è un’edizione di Sanremo che porta nel cuore? «Sì, quella del 1964. Avevo 9 anni e papà era pazzo di Gigliola Cinquetti, che vinse con Non ho l’età. Io mi ricordo anche com’era vestita, perché papà di lì a poco sarebbe mancato e quindi è uno degli ultimi ricordi felici insieme». Sua figlia Naike fa anche la cantante. Lei come se la cava? «Non canto mai, nemmeno sotto la doccia.
Ho una voce troppo bassa, troppo profonda e quando ci provo non mi diverto». Chi sono i suoi cantanti preferiti? «Non so. I primi nomi che mi vengono in mente? Beyoncé e Rihanna». Cantanti moderne, dunque. «Certo. Mica posso rimanere ancorata al passato». Suo padre era napoletano, mentre sua madre era estone. Come si esprimono in lei queste radici? «Sicuramente da mia madre ho preso la malinconia, la voglia di stare un po’ da sola che a volte mi prende e che è tipica dei popoli dell’Europa dell’Est. Da mio padre ho preso invece il fatalismo tipico dei napoletani, il prendere la vita giorno dopo giorno, come viene. Sono combattuta tra i due, ma sotto sotto penso di essere più “terrona”».
Durante la sua carriera ha interpretato “proletarie” come la Vincenzina di Romanzo popolare, ma anche donne sofisticate come quelle dei film che ha girato negli Stati Uniti. In quale modello si trova più a suo agio? «Un attore non deve essere come un albero di pesche che dà solo un frutto, ma essere in grado di saltellare di qua e di là. Deve essere in grado di mettersi sempre in gioco, come sto facendo negli ultimi anni a teatro, dove ho trovato la massima libertà. Poi, certo, quando ho fatto Il conte di Montecristo accanto a Gérard Depardieu mi è piaciuto molto interpretare Mercedes con i suoi bei vestiti d’epoca, e poi perché era così dolce e innamorata, anche se, come capita sempre in questi casi, per lei non finisce bene».
I suoi nipotini cosa dicono di questa nonna attrice? «Sono piccoli, Giulia ha 5 anni e Alessandro ne ha 6, e ancora non hanno visto nemmeno un mio film». Neanche una delle commedie che ha girato con Adriano Celentano e Renato Pozzetto, o il fantascientifico Flash Gordon? «No, quello proprio no. Ricordo che portai sul set mia figlia Naike mentre si girava la scena in cui il perfido imperatore Ming veniva infilzato. Si spaventò a tal punto che pianse disperata». Nell’attesa, allora, gioca spesso con loro? «Sì, tanto. Mi piace in particolare leggere libri ad alta voce insieme ad Alessandro. Un po’ leggo io e un po’ legge lui. Gli ho detto che quando arrivano i virgolettati deve cercare di far trasparire con la voce l’emozione che il personaggio in quel momento sta provando. Lui ci prova e io mi diverto un mondo».
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