Controcopertina

Olivia Newton John, il secondo marito John Easterling gli dedica un messaggio romantico



John Travolta, che era Danny Zuko in Grease, ha scritto su Instagram a Olivia Newton John, Sandy nello stesso film, morta per un cancro al seno che l’aveva colpita tanti anni fa: «Mia carissima Olivia, hai reso le nostre vite molto migliori. Il tuo impatto è stato incredibile. Ti amo tanto.



Ci vedremo lungo la strada e saremo di nuovo insieme. Tuo dal primo momento che ti ho vista e per sempre. Il tuo Danny, il tuo John». L’attrice, che aveva 73 anni, fino all’ultimo giorno ha avuto al suo fianco il secondo marito John Easterling, sposato nel 2008, e la figlia Chloe Rose, avuta dalle precedenti nozze con Matt Lattanzi.

Vedo la scena: lei che s’addormenta aiutata dalla morfina, il marito e la figlia che pregano e piangono, nella speranza che non soffra, una lacrima che solca il volto sempre bellissimo di Olivia, un sorriso appena accennato, quasi per rassicurare chi la ama e l’ultimo respiro.

La pace. È un copione unico, ma sempre uguale per chi vede una persona amatissima che se ne va, momenti che non si dimenticano e che riaffiorano alla memoria di tutti quelli che rimangono e hanno visto andarsene così le persone più care. Ricordi placati, per chi ce la fa a piangere, dalle lacrime che stranamente hanno un effetto calmante sui dolori più atroci. Ma con Olivia Newton John se ne va anche un simbolo, se ne va una donna che in prima persona si è battuta per la prevenzione del cancro al seno, a sostegno della ricerca clinica e di base.

E per questo il fatto che il cancro abbia avuto al meglio ci lascia ancora più sgomenti e ci fa domandare come mai Dio abbia permesso l’esistenza di una malattia così maledetta. Ogni famiglia, chi più chi meno, ha pagato e paga un tributo altissimo a questo bastardo e ci domandiamo il perché e non troviamo risposte. Litigare con Dio non serve, ma che almeno ci aiuti ad accettare. Io non ci sono ancora riuscito.



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