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La storia di Rosa Landi: uccisa dal marito Ciro Vitiello con 5 colpi di pistola “Voleva lasciarmi”



Rosa Landi è una delle protagonista della terza puntata di Amore criminale il programma condotto da Veronica Pivetti e andato in onda su Rai 3. Si tratta di un ennesimo caso di femminicidio. All’interno del programma si è parlato tanto di questo caso che ha visto protagonisti non soltanto Rosa come vittima ma anche Ciro Vitiello il marito. Purtroppo quest’ultimo sembra aver messo fine alla vita della moglie nella notte del 19 marzo 2016 in modo davvero brutale.



Rosa Landi, la donna uccisa dal marito Ciro Vitiello

Vitiello è un uomo piuttosto autoritario e lo è stato sia con la moglie che anche con i suoi figli. Rosa è stata succube del marito per tanti anni ed esattamente i due hanno convissuto per oltre 40 anni tra rinuncie, paure ed anche purtroppo rassegnazione. Ad un certo punto, poi la donna si è ribellata questa aggressività e presenza ingombrante delle marito. La donna si è così ribellata ma purtroppo questo è stato l’inizio della fine. Sembra che tutto sia iniziato nel momento in cui Rosa ha scoperto una scatola di preservativi all’interno della tasca del marito che una volta messo alle 7 avrebbe confessato di aver tradito diverse volte la moglie.

La dinamica dell’omicidio

Rosa avrebbe deciso così di lasciarlo e nel momento in cui il marito ha capito le intenzioni della moglie, avrebbe perso il controllo. Si è arrivati così alla notte del 19 marzo 2016 quando Ciro Vitiello ex dipendente 65enne dei servizi funerari municipali ha ucciso la moglie nel loro appartamento di via Toscanelli a Sestri Ponente esplodendo 5 colpi di pistola con una Beretta con regolare porto d’armi. Il delitto si è consumato nel giro di Pochi istanti mentre Rosa si trovava al telefono con il figlio e la nuora che hanno ovviamente sentito gli spari senza però capire che cosa stesse succedendo.

La confessione di Ciro

Dopo l’omicidio Ciro avrebbe chiamato la polizia confessando di aver ucciso la moglie.“Sentite, ho ammazzato mia moglie. Non potevo più vivere, questioni di separazioni. Mi voleva lasciare. Ho perso la testa e ho separato a mia moglie con la pistola”. Queste ancora le parole dell’uomo. 5 i colpi sparati alla schiena da parte dell’uomo mentre il figlio dopo aver sentito i rumori si sarebbe precipitato a chiamare i soccorsi. “Se avessimo avuto anche un solo campanello d’allarme, se la donna fosse venuta da noi a riportare le minacce, saremmo intervenuti in qualche modo, avremmo quantomeno sequestrato le armi. Il nostro appello alle donne, in quanto forze dell’ordine, è sempre lo stesso: denunciate, venite da noi, permetteteci di intervenire in tempo”. Questo quanto dichiarato da Delia Bucarelli, dirigente squadra volanti della questura di Genova.



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