Non c’è speranza, nemmeno di fronte a una tragedia come quella che ha colpito la piccola Diana. La bambina di 18 mesi è stata abbandonata dalla madre Alessia Pifferi ed è morta di stenti dopo sei giorni da sola in casa. Nelle scorse ore, in seguito alla diffusione della notizia della scomparsa di Diana, alcuni utenti su Facebook hanno condiviso una foto del presunto della bambina, un vero e proprio falso volto che in realtà riprende il volto di un’altra bambina utilizzato per realizzare una gif negli anni passati.
Sul web pubblicata una foto falsa di Diana Pifferi
Non si sa molto della vita di Diana, se non quello che si può dedurre dagli eventi che circondano la sua morte. La madre, che aveva una relazione con il compagno di Leffe, preferiva quella relazione alla vita della figlia. Non sappiamo di che colore erano gli occhi di Diana, né il colore dei suoi capelli. Né quanti denti aveva già messo e quanti no. Non sappiamo quanto fosse alta. Non sappiamo nulla di lei e probabilmente è così, perché questi dettagli non aggiungerebbero nulla alla macabra storia del suo omicidio, che non ha bisogno di abbellimenti o ricami. Non sono necessari.
Tuttavia, su Internet, le persone hanno anche il bisogno di conoscere l’identità di una vittima e di dare un volto umano alla sofferenza. Chi saccheggia e depreda sui social network lo fa senza rispettare la dignità altrui. La tragedia colpisce ancora: Diana diventa un’altra vittima di questa insensibilità, con la sua privacy invasa ancora una volta da chi non ha rispetto per la vita ei sentimenti degli altri.
Add comment