Can Yaman e Francesca Chillemi chi sono Viola Vitale e Francesco Demir



È già un successo la nuova fiction Viola come il mare. Partita il 30 settembre, in prima serata su Canale 5, vede protagonista la coppia formata da Can Yaman e Francesca Chillemi. Tratta dal romanzo Conosci l’estate? (Sellerio) di Simona Tanzini e prodotta da Lux Vide e diretta da Francesco Vicario, la serie in sei puntate racconta le avventure di Viola Vitale (Francesca Chillemi), una giovane giornalista sbarcata a Palermo per scrivere articoli di costume e società. Presto la ragazza inizierà a occuparsi di cronaca nera, lavorando a stretto contatto con l’affascinante ispettore capo Francesco Demir (Can Yaman).



In ogni puntata un omicidio da risolvere, un crimine che apparentemente non ha una spiegazione, che sembra frutto del caso e della banalità del male. Trovare il colpevole per Viola e Francesco è ogni volta una sfida. Demir è abituato a ragionare solo con la sua testa e Viola a dire sempre la sua.

Lei si fida di tutti, lui non si fida di nessuno; lei cerca il dialogo, lui lo scontro; lei si basa sulle emozioni, lui solo sui fatti. Alla fine i due troveranno un equilibrio, cercando di resistere all’attrazione reciproca che provano. Attrazione che qualcuno ha ipotizzato pure al di fuori il set, anche se la realtà è ben altra. Dopo la paparazzatissima storia d’amore con Diletta Leotta, al momento Yaman è single ed è concentrato sul lavoro.

A breve sarà il protagonista della serie El Turco su Disney+ tratta dall’omonimo romanzo dello scrittore Orhan Yeniaras,. In seguito interpreterà Sandokan, nell’omonimo remake annunciato da diversi mesi. Per il ruolo l’attore si è allenato in palestra a suon di combattimenti e sessioni di addominali che, filmati e pubblicati su Instagram, sono subito diventati virali. Al suo fianco ci sarà Luca Argentero nei panni di Yanez de Gomera, l’amico fidato della Tigre di Mompracem. Francesca invece, sul fronte sentimentale, è legata all’imprenditore Stefano Rosso.

E il 22 febbraio 2016 la coppia ha avuto una bimba, Rania. Ma torniamo alla  fiction. Viola arriva in Sicilia da Parigi, dove si occupava di moda, per cercare il padre che non ha mai conosciuto. E ha un potere molto particolare, la sinestesia, ovvero la capacità di vedere gli stati d’animo delle persone che incontra sul suo cammino attraverso i colori. E di cosa si tratti Francesca lo ha spiegato con grande precisione: «La sinestesia è la sovrapposizione spontanea e incontrollata di più sensi, che nel caso di Viola le permette di associare colori specifici alle emozioni delle persone.

E poiché il colore della persona che ha di fronte le racconta qual è il suo sentimento dominante in quel momento, la sua attitudine verso la vita e le sensazioni più nascoste, queste diventano informazioni utili da conoscere nella ricerca dell’assassino di ogni caso». Intervistati dal Tg5 al debutto della serie Tv, Chillemi e Yaman hanno scherzato persino sul colore che meglio racconta la loro indole: «Il mio preferito è il celeste», ha detto Can, «perché mi dà serenità, mi trasmette felicità…».

Mentre Francesca ha risposto: «Io non ne ho uno prediletto perché ho tante emozioni, quindi quello che mi rappresenta di più è l’arcobaleno e penso che in realtà sia lo stesso anche per Can». L’attore turco – che in questa fiction ha detto di aver recitato per la prima volta in italiano senza dover essere doppiato – ha poi aggiunto che Viola come il mare è stata l’occasione per girare in posti di rara bellezza, Palermo in primis.

Non a caso la città siciliana fa da sfondo ai casi di cronaca nera che vedono coinvolti i due protagonisti. A completare la magia pure il calore vissuto durante le riprese. «Sono innamorato di Palermo perché sono stato accolto come in una grande famiglia: con tutto il cast e la troupe alloggiavamo in un piccolo albergo in pieno centro, meraviglioso!», così l’attore ha raccontato il periodo trascorso nel capoluogo siciliano per girare la fiction. «Se penso a quanto mi ha dato recitare in questa serie, mi viene in mente il giallo del sole e dell’energia.

A Palermo abbiamo lavorato per quattro settimane e anche se all’inizio c’era brutto tempo, io ho il ricordo di un cielo sempre celeste, perché è stato bellissimo», ha sottolineato Yaman. Oltre alla gioia per gli occhi, il nostro è stato letteralmente preso per la gola, tant’è che parlando delle specialità della cucina siciliana ha aggiunto: «Arancine, cannoli, caponata sono davvero irresistibili». Un entusiasmo condiviso anche da Francesca per la quale «Palermo è una città davvero meravigliosa ».



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