Wilma Goich: chi era la figlia Susanna Vianello, il dolore per la sua improvvisa morte



Wilma Goich è una nota cantante italiana conosciuta in realtà anche all’estero dove ha avuto un successo davvero strepitoso. Nel corso della sua vita è stata sposata con Edoardo Vianello ed il loro è stato davvero un grande amore. I due sono stati sposati esattamente Dal 1967 fino al 1981 e dalla loro unione è nata la figlia Susanna Vianello. Purtroppo quest’ultima è scomparsa prematuramente nel 2000 a causa di un cancro. Nella giornata di oggi sarà ospite nel salotto di odio un altro giorno in su Rai 1 Dov’è parlerà sicuramente della sua vita della sua carriera e soprattutto del dolore causato dalla perdita della figlia.



Wilma Goich chi era la figlia

Era nata nel 1960 ed era una speaker di Radio Italia Anni 60 legata a Fiorello che per lei era come un fratello. I due hanno condiviso una grande esperienza, ovvero quella di Edicola Fiore. Susanna era diventata anche mamma di un figlio di nome Edoardo. Ad ogni modo dopo aver sofferto a lungo di una sciatica piuttosto persistente Susanna si sarebbe sottoposta ad alcune analisi ed è stato durante la TAC che è stata rilevata la presenza di un cancro al quarto stadio.Ero in farmacia, ero andata a ritirare un medicinale che non volevano darmi. Al telefono il professore ha detto che aveva una metastasi ossea. L’ho saputo in quel momento. Sono rimasta scioccata”. Questo quanto dichiarato da Susanna nel corso di un’intervista.

La malattia

Il tutto è accaduto quando purtroppo è arrivata la pandemia da Covid e le sue condizioni di salute si sono aggravate nel giro di poco tempo. “Eravamo a casa per il coronavirus e non riuscivamo più a gestirla perché stava troppo male. Ho chiamato Edoardo e l’abbiamo fatta ricoverare in clinica. Lei è entrata e dopo una settimana non c’era più. Stavo lì tutta la notte. Questo distacco repentino è la cosa che mi fa più male. Il primo mese parlavo come un robot, raccontavo a tutti quello che era successo. Non mi rendevo conto. Poi ho avuto un crollo e non riuscivo più a parlare perché piangevo in continuazione”. Questo il racconto di Wilma.

La morte della figlia

“Continuiamo reciprocamente a farci forza e a sorridere. Io a volte chiedo: come si fa? Però devo mettermi in gioco, devo lottare… Non è neanche una lotta, è una forza che devo riprendermi. Questo silenzio è innaturale, voglio tornare senza lacrime qui, guardarla e sorridere. Dicevo sempre: mia figlia sarà il bastone della mia vecchiaia. Mio nipote dice: “Adesso ci sono io”. Devo andare avanti perché c’è lui”. 



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