Vuoi vedere Napoli – Torino Streaming Gratis Diretta live Tv Sky o Dzan (Serie A ore 18:00)



Tra poco scenderanno in campo Napoli è Torino. Come in ogni evento sportivo migliaia di appassionati vanno su Internet per cercare un link per seguire la partita in streaming gratis. A volte questi siti Possono essere pericolosi per via dei numerosi virus che si annidano all’interno. Inoltre dobbiamo dire che questa pratica è illegale e si può imbattersi in denunce penali con multe molto costose. Attualmente ci sono molti piattaforme che con pochi euro ti danno la possibilità di seguire la partita in streaming senza imbattersi nei rischi sopraelencati.



Napoli Torino si giocherà oggi Domenica 17 Ottobre 2021. Il calcio d’inizio è fissato per le ore 20.45. Il match sarà visibile su Smart TV grazie all’applicazione di dazn e sarà disponibile anche sulle console di gioco xBox ovvero One, One S, One X, Series S e Series X e PlayStation PS4 e PS5. Sarà anche visibile attraverso i dispositivi come Amazon Fire TV stick Google Chromecast e timvision box. Disponibile anche la diretta streaming di Inter Atalanta sempre su dazn o tramite pc collegandosi direttamente al sito ufficiale e inserendo le proprie credenziali per accedere al catalogo degli eventi. Si potrà assistere al match in diretta streaming, sempre attraverso Dazn collegandosi attraverso dei smartphone e tablet.

Dalla Juve al Napoli, con in mezzo una sosta problematica per le assenze (metà rosa in pratica, tra nazionali e infortunati), arroventata all’inizio da polemiche interne e dal salto del medico. E chiusasi nei fatti ieri, quando in tarda mattinata sono tornati Sanabria e Rincon, dopo i rispettivi voli transoceanici. Poche ore, e di nuovo tutti su un aereo: per Napoli. Con due volti nuovi sulle poltroncine, però: Belotti, vivaddio, e Zaza. Miracolo: almeno loro sono tornati, in attesa di Praet e Pjaca (e Verdi).

Sulla carta, la trasferta peggiore contro una squadra capace di mettere assieme 7 vittorie su 7, con 18 reti segnate e appena 3 subite. Uno squadrone, ma anche un… ambientone: 30 mila spettatori, ora che sono salite le percentuali che regolano gli afflussi. Vedremo se, inizialmente, tra i cori per il Napoli sentiremo anche bordate di fischi per Juric. Colpevole, si fa per dire, di aver giocato onestamente la partita del 23 maggio, ultima di campionato: Napoli-Verona 1 a 1, addio Champions e ciao Gattuso.

Sarebbe un peccato se la partita di oggi si riducesse, nella pancia dello stadio tra umori e travasi di bile, a un Napoli contro uno, non contro altri  «Dare sempre il massimo è l’unico modo che conosco per comportarsi da uomini anche nello sport», aveva detto Ivan prima della Juve. «Non ho altro da aggiungere ora, ho già detto tutto. Ognuno allo stadio potrà reagire come vuole. L’importante è che il Toro disputi una bella partita: io sono concentrato solo su questo».

E l’aspetto mentale, con freddezza da chirurgo, è un tema che ricorre anche per il trattamento del prato, non solo per la misurazione della febbre in panchina: «Dopo il derby non dovremo lasciarci andare a una reazione scomposta, nervosa». Reagire sì, ma lucidamente: pur contro marziani.

Gli elogi sono tutti per il Napoli e Spalletti: «Con lui, che è un top assoluto, hanno ulteriormente alzato l’asticella. Hanno grandi giocatori, un equilibrio fantastico e fanno gol in tutti i modi. C’è chi ha provato a giocarsela e ha perso, e chi si è chiuso dietro e ha perso lo stesso. Dovremo disputare una gara super: ogni cosa al meglio.

E sperare che tutto vada bene». Annuncia i recuperi alla causa dei vari Pobga e Linetty, («invece Praet dovrebbe tornare a disposizione per la partita dopo, col Genoa»), ma soprattutto si spende per Belotti: «La settimana scorsa aveva ancora un po’ di dolore, poi è scomparso e man mano si è allenato sempre meglio, pur senza caricare troppo. Sono contento. Comincia a essere disponibile. Però è un calciatore molto muscolare, gioca molto anche sull’aspetto fisico.

Il Gallo e Zaza avranno bisogno di tempo per entrare in fonila Spero che Belotti dia già un contributo, intanto. Sempre più, fino a tornare al top dopo la prossima sosta». A novembre. «Quando rivedremo il Gallo del passato. Adesso è impossibile, non aspettiamoci diesia subito in fonila Però possiamo cominciare a contare su di lui». La staffetta è dietro l’angolo: «Tra Belotti e Zaza è un indovinello capire chi sia più avanti. Più o meno sono fisicamente alla pari». Quanto a Sanabria «Solo all’ultimo nella rifinitura a Napoli potrò tentare di capire quanto sarà stanco e friso dai fusi». I verbi tornano al passato pensando all’energia percepita alla fine dell’ultima partita, con beffa in coda: «Io sono molto soddisfatto delle prove dei miei e anche il pubblico ha dimostrato diessereconnoi fin dall’inizio del campionato. Non è facile applaudire dopo un derby perso: i nostri tifosi lo hanno fatto. Un aspetto molto positivo per noi». Datato, ma pur sempre un viatico morale per l’oggi.

Avviso ai pretendenti al titolo. Al Napoli non pesa il primo posto, anzi gli procura gioia e non ci saranno polemiche oppure illazioni a condizionare il cammino spedito della squadra. Alla vigilia dell’ottavo turno in serie A, riecco lo Spalletti vecchia maniera, quello «che vede fantasmi dovunque» e protegge la sua squadra alzando il livello di attenzione su se stesso. «In tanti dicono che
sono una fabbrica di fantasmi – ha attaccato nella conferenza stampa pre-Torino – e invece siete voi gli “spaventatoli professionisti” con le illazioni sul contratto di Insigne, o come quando dopo la sconfitta con lo Spartak Mosca si disse ora vedremo come reagirà a Firenze». Latta eco di Spalletti ha lo scopo di spostare l’attenzione del match sugli avversari, sul Toro che venderà cara la pelle, prima di cedere i 3 punti all’attuale capolista. «Per stare in una classifica nobile come la nostra – fa notare Spalletti – bisogna entrare nel dettaglio della squadra avversaria, capire quali sono le loro caratteristiche. Tutti noi sappiamo qual è la nostra ambizione ed è già stimolante così. Poi, il Torino ha una storia di squadra che lotta, tosta, ti dà battaglia. Loro sono la squadra che recupera più palloni nella metà campo avversaria ed è anche quella che commette più falli. Poi con Juric è ancora più difficile, perché utilizza i suoi credo e prende calciatori con
le caratteristiche che lui richiede. Nell’analisi di questa gara non troverei alcuna giustificazione se dovessimo lottare meno di loro, per quella che è la nostra classifica, il nostro traguardo, il pubblico che ci circonda».

Spalletti difende il Napoli primo in classifica, ma non azzarda previsioni audaci per il finale di campionato. «Se si potrà rifare la storia – dice ricordando quanto affermato nel giorno della presentazione – lo diremo solo alla fine. Di strada ce n’è ancora molta da fare, poi andremo incontro a future difficoltà, momenti che dovremo affrontare. Mi sembra che anche un grande come Marotta abbia detto che ci sono squadre di tradizione e dalla mentalità vincente che lo preoccupano più di quanto non lo preoccupi il Napoli. Perciò è un po’ presto per scoino dare personaggi
che sono già passati da Napoli e che hanno lasciato il segno. Dobbiamo continuare come stiamo facendo, mettere tutte le qualità che servono e che abbiamo, tutta l’ambizione che ha la nostra città. E noi vogliamo andare di pari passo con la nostra gente». Affrontare il Torino con la formazione migliore, cioè con Meret oppure Ospina in porta? Spalletti fa pretattica e prova a confondere le acque: «Ho deciso chi giocherà, ma non ve lo dico. Meret avrà più spazio perché se lo merita e non perché gioca se Ospina toma tardi. Ma il viaggio non l’aveva condizionato la prima volta (il colombiano arrivò in extremis e giocò contro la Juventus, ndr): perché dovrebbe essere condizionato ora che è arrivato anche prima? In Nazionale ha preso 10 in pagella e io questa cosa non l’ho mai vista prima».



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