Controcopertina

Volontario ucciso da un clochard che ospita in casa: Antonio morto a 51 anni con un colpo alla testa



Antonio Fara sarebbe stato ucciso da un senza fissa dimora, con problemi psichiatrici, che aveva ospitato in casa sua. Il barista cinquantenne trovato morto nella sua casa di Sassari in via Livorno era uno dei tanti volontari attivi sul territorio e in più occasioni aveva ospitato in casa e aiutato persone in difficoltà, ma questa volta purtroppo un gesto di solidarietà è finito in tragedia.



Un 24enne senza fissa dimora è infatti accusato dell’omicidio. Il giovane, che avrebbe anche problemi psichiatrici, avrebbe prima aggredito e poi ucciso il 51enne. A far scattare l’allerta è stato il nipote che non ha visto lo zio presentarsi al bar come ogni mattina e senza alcun preavviso. I vigili del fuoco sono intervenuti nel suo appartamento dove Antonio è stato trovato privo di vita.

Ad uccidere Antonio, immerso in una pozza di sangue, sarebbe stato un colpo alla testa. Le indagini sono subito partite dalle persone che Antonio cercava di aiutare e il sospetto sarebbe caduto proprio sul suo ultimo ospite. Il barista era conosciuto da tutti come un benefattore. Oltre al lavoro, infatti, Fara si dedicava ad opere di volontariato, in modo particolare nell’associazione Mos (Movimento omosessuale sardo) di cui era attivista e tra i fondatori.



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