Oggi venerdì 2 aprile 2021 andrà in onda una nuova puntata di Uomini e Donne e come sempre questa si preannuncia ricca di colpi di scena. Secondo quanto anticipato da Il Vicolo delle news, nel corso della puntata di oggi ancora una volta protagonista sarà Gemma Galgani e le sue frequentazioni. Sembra che la dama Torinese stupirà tutti, raccontando un incontro inaspettato avvenuto pochi giorni fa.
Uomini e Donne, anticipazioni venerdì 2 aprile
La dama Torinese in puntata racconterà a di aver rivisto il giovane Nicola Vivarelli ovvero colui che lo scorso anno si era presentato in studio per corteggiarla. I due sembra abbiano avuto una storia durata soltanto pochi mesi, nonostante comunque tra di loro ci fosse una grandissima differenza di età. Adesso però i due si sono rivisti, soltanto per chiarire alcune cose rimaste in sospeso.
Il rifiuto di Roberto
La dama racconterà anche di aver visto un altro Cavaliere ovvero Roberto, il quale però in puntata dichiarerà di non voler corteggiare Gemma, aggiungendo di essere interessato a Isabella. Dopo l’ennesima delusione Gemma lascerà lo studio, ancora una volta in lacrime. Ad ogni modo, Gemma si troverà ancora una volta ribattere contro le accuse poste nei suoi riguardi da Tina Cipollari, sul suo presunto flirt con Walter Chiari.
Storie vere di Gemma Galgani
Fu proprio il maestro dì sci, che era del posto, e la moglie, segretaria all’azienda Turistica del Sestrière, a suggerire a me e Angelo una possibilità: la proposta di prendere in gestione una baita nel Borgo Grangesises Sestrière, un suggestivo villaggio con le vecchie baite soprannominate, nel dialetto della valle, “grange”.
Angelo non esitò nemmeno un istante, com’era tipico del suo carattere determinato: senza se e senza ma, prese la baita in gestione direttamente dal sindaco del paese. Quel locale diventò il nostro ristorante, che si chiamava “La Brua”, che vuol dire pendenza. Insomma, forse stava per iniziare una nuova ed entusiasmante avventura!
Nel frattempo il babbo, che fin da piccole ci aveva trasmesso l’amore e il rispetto per gli animali – da un coniglietto bianco alla gattina Fusina e così via fino a Mirka – la cagnetta che dovemmo affidare ad amici quando la mamma si ammalò, propose di regalarmi una cagnolina tutta pepe. La chiamai Biba, come quella precedente che mi era rimasta nel cuore, anche se ancora faticavo a prendermene cura, sempre a causa del mio disagio.
Sarà stata, però, l’unione di Biba con la baita che, non so come, mi risvegliò dal torpore in cui ero caduta e ritrovai tutta la creatività e la passione di un tempo, ma non ancora quell’equilibrio, stabilità e indipendenza che mi avevano sempre caratterizzata. Certo, stare lontana dal teatro era veramente dura: mi consolavo, in parte, con una collana completa di tutte le opere di Pirandello, che amavo guardare nel tempo libero e la cucina, altra mia grande passione condivisa con Angelo, perché ho sempre visto nel cibo uno degli aspetti culturali delle varie popolazioni. Inutile dire che mi dedicai anima e corpo a quella baita per renderla così bella, che sembrava la casa di Biancaneve!
La volli arredare alla francese, con tanti pizzi e volant alle finestre al posto delle tende, per esempio, per permettere agli ospiti di vedere il panorama mozzafiato a 2000 metri di altezza! Il nostro locale ebbe un successo incredibile, sia con gli abitanti del posto, che con gli amici di Torino e del teatro che ci venivano a trovare. La sera, dato che i coperti non erano molti, dovevamo fare addirittura tre turni per cercare di accontentare tutte le prenotazioni. E poi c’era il bar, adiacente alla partenza di uno skilift, che lavorava moltissimo con tutti quegli sciatori che andavano sempre di fretta! Come personale, avevo preso un team della Scuola di Castellammare di Stabia, selezionata dal capo del Grand Hotel Pianetamaratea di Maratea, che avevamo conosciuto durante l’inaugurazione che facemmo del “Pianeta Maratea” di cui avevamo curato animazione e Direzione Artistica.
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