Lo spread tra il Btp e il Bund chiude in lieve rialzo a 116 punti base contro i 113 della chiusura della vigilia. Il rendimento del titolo a 10 anni italiano è a quota 0,649%.
Lo Spread Btp-Bund precipita attorno a quota 100 punti, ai minimi degli ultimi anni. Ecco il primo effetto dell’ipotesi Draghi a Palazzo Chigi. La convocazione di Mario Draghi al Quirinale, dove il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, potrebbe affidare all’ex governatore della Banca d’Italia e presidente della Banca centrale europea l’onere di guidare un nuovo governo porta il differenziale tra il titolo decennale italiano e il corrispettivo tedeschi a livelli molto vicini a quota 100 punti (tra 104 e 107 punti, secondo le prime indicazioni).
Gli investitori, oltre che alla situazione interna, guardano ai numeri della pandemia e alla scelta dei democratici Usa di andare avanti da soli sul maxipiano di sostegno all’economia. L’effetto Draghi si fa subito sentire sui bancari: Bper scatta di oltre il 9%, Banco Bpm del 6,17%, Intesa del 6,89% e Unicredit del 7,1%. Tutto il paniere principale e’ in rialzo: forti acquisti anche su Tim (+3,91%), su Atlantia (+7,42%) e sull’energia (Enel e Eni +2,04%).
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