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Serena Grandi ancora guai: i giudici mettono in vendita l’appartamento riminese per pagare i creditori



Un altro guaio giudiziario per Serena Grandi: la sua casa di Rimini andrà all’asta come conseguenza del fallimento del ristorante La Locanda di Miranda, che l’attrice aveva aperto nel 2013 in centro a Rimini. I giudici hanno disposto che l’appartamento venga messo all’asta il 21 ottobre, a un prezzo di partenza di oltre 300 mila euro, poiché è in una palazzina signorile, è grande un’ottantina di metri quadri, ha balconi, loggia e garage.



Serena Grandi e la bancarotta, come inizia la sua discesa?

Tutto nasce qualche anno fa, quando l’attrice, il cui vero nome è Serena Faggioli, decide di trasferirsi nella città preferita da Federico Fellini (un ramo della sua famiglia è originario di qui) e di aprire un ristorante, chiamato La Locanda di Miranda in onore al personaggio del celebre film erotico di Tinto Brass che l’ha resa famosa in tutta Italia. Nel giro di un anno e mezzo però il locale viene chiuso per varie irregolarità: i dipendenti avevano accusato l’attrice di non aver pagato gli stipendi, la Grandi non aveva conservato le scritture contabili del ristorante, così come impone la legge. Viene dichiarato il fallimento di Donna Serena, la società di cui l’attrice era titolare.

La Grandi però non si dà per vinta e, oltre che in sede legale, si difende in vari salotti Tv e con interviste, dichiarando di essersi fidata di persone sbagliate, che l’hanno portata a fare scelte poco oculate causando la chiusura del locale.

Dopo il fallimento la Grandi è finita anche a processo per bancarotta fraudolenta. Secondo le ipotesi dell’accusa aveva distratto vari beni strumentali (padelle, attrezzi e macchinari) dal suo ristorante, e in questo modo li avrebbe sottratti ai creditori. Nel settembre 2020 è arrivata la condanna in primo grado per bancarotta: due anni e due mesi. A distanza di un anno però la vicenda non è finita ed è arrivato il triste epilogo: la messa all’asta dell’appartamento, decisione presa dal tribunale di Rimini ì per ripagare i creditori del ristorante gestito dall’attrice, compresa la banca che aveva finanziato l’avvio del locale.

Si tratta veramente di un momento doloroso per Serena, che aveva scelto di trasferirsi a Rimini per ragioni sentimentali, poiché era la città di sua madre, scomparsa negli anni scorsi. Eppure fino a non molto tempo fa sembrava che le cose stessero rimettendosi in positivo: nel 2013 il già citato trasferimento, poi il ritorno al grande cinema grazie al regista Paolo Sorrentino e la gioia per l’Oscar conquistato da La grande bellezza, film in cui la Grandi è apparsa in un carneo nella scena di apertura del film. Poi però è arrivata la chiusura del locale e l’inizio dei lunghi guai giudiziari. «Sono molto amareggiata. Ormai non c’è più molto che mi lega a Rimini. Resterò a vivere qui? Vedremo», è il solo commento di Serena.



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