E sì che da bambina sognava la toga, i tomi da studiare e la carriera di avvocato «come mio padre. Era il mio punto di riferimento, tanto da desiderare di seguirne le orme». Poi, però, una serata in discoteca in montagna, a Ortisei, così lontana dalla sua Napoli e dalla vita da liceale condotta fino a quel momento, ha cambiato di colpo gli orizzonti di Roberta Capua.
«Avevo 17 anni, ero in vacanza e feci per gioco le selezioni di Miss Italia. Arrivai in finale senza quasi accorgermi di quello che mi stava accadendo, stesso stupore quando vinsi la corona. Era il 1986. L’anno successivo arrivai seconda a Miss Universo. Ma ci credi che non mi sono mai vista particolarmente bella? Ho sempre accettato il mio corpo, troppo lungo e molto snello, e il mio viso, consapevole che la bellezza è un dono, ma non è un merito che ti sei conquistata con impegno e fatica.
Il vivere di sola apparenza non fa per me, pertanto, appena ho potuto, ho lasciato la carriera di modella e ho colto l’opportunità di fare Tv. Potevo parlare, esprimermi, mostrare emozioni. Proviamo, vediamo come va, dicevo».
È andata bene: sono passati circa trent’anni dal primo programma. Ora Roberta è la regina pomeridiana di Raiuno, in coppia con Gianluca Semprini, a Estate in diretta. «Tra noi ce un buon mix. Lui è più legato all’informazione e all’attualità, io a costume e intrattenimento: questa sintonia traspare e ci sta dando un’ottima risposta del pubblico», racconta fiera. «Su Raiuno mancavo da 14 anni, per me questo programma è tanto gradito quanto inaspettato: ha rivoluzionato le vacanze e la stagione più calda dell’anno. Ma nella mia vita è sempre stato che d’un tratto accade qualcosa che stravolge i miei piani e mi proietta altrove.
Nel lavoro, ma anche in amore». Vincendo la proverbiale riservatezza racconta: «Mio marito Stefano l’ho conosciuto quindici anni fa e, tempo tre mesi, ho cambiato città e vita», spiega mentre sfila con una serie di costumi interi e kimono, capi cool della stagione. Lui la raggiunge e posano per noi per una foto insieme, cosa che succede raramente. «Le ultime immagini sono state quelle del matrimonio, dieci anni fa», dice sorridendo e pròsegue: «Ci ha presentati un’amica comune, una sorta di combino, quelle cose che di solito non portano a nulla.
Eravamo entrambi single. Lui più tranquillo, io piuttosto disincantata e per nulla a caccia del grande amore. Ero abbastanza delusa dalle relazioni precedenti, quindi volevo concentrarmi
su me stessa e sulla carriera. Però, quest’uomo dai modi diretti, schietto, senza orpelli, un po’ chiuso, ma con uno spiccato senso dell’ironia, mi ha colpito. Sono bastati un weekend al mare, in Sardegna, e un bacio rubato nel parcheggio dell’albergo prima di salutarci per capire che la mia vita stava cambiando.
Ci siamo conosciuti a maggio, a settembre avevo lasciato Roma per andare a vivere con lui a Bologna, e a giugno dell’anno dopo ero incinta di Leonardo, che oggi ha 13 anni». Per lui, per la famiglia, hai rinunciato al lavoro… «Ho rallentato e poi ho detto alcuni no, ma non mi sono pentita. Leonardo è nato quando avevo 39 anni ed ero stata già a lungo nel frullatore mediatico. Ho potuto scegliere di fermarmi, di stare con mio figlio e vederlo crescere. È stato un privilegio che ho affrontato con consapevolezza e coraggio: ero pronta a reinventarmi nel caso fosse stato necessario».
Roberta è schietta quando confida: «Accanto ai miei uomini sono cambiata, sono diventata una donna migliore, più equilibrata, capace di dare il giusto peso alle cose e scandire bene le priorità. Prima ero più cinica nella visione della vita, molto legata al lavoro e proiettata verso la carriera. Ora sono più saggia e la famiglia è tutto. Mi sarebbe piaciuto avere un altro figlio, magari un altro maschietto, ma non è arrivato, quindi ci siamo fermati e va bene così».
Roberta allunga le gambe con innata eleganza e ti guarda con quello sguardo caldo, partenopeo, che la rende affascinante. «A vent’anni mi guardavo allo specchio in modo distratto, oggi se mi soffermo noto che sto bene con me stessa, che mi piaccio di più di allora, anche se dopo i 50 anni il metabolismo cambia e ti costringe a stare attenta a ciò che mangi e il viso rispecchia di più ciò che sei e ciò che senti. Riesco ad accettare il tempo che passa, non lo combatto, anzi lo affronto con dolcezza».
Stefano e Leonardo sono gelosi? «Non tanto, nel modo giusto. Siamo molto uniti, non abbiamo bisogno di altro oltre a noi tre per stare bene». E confida: «Tra me e Stefano uno dei collanti più forti è che ridiamo molto, succede ancora oggi, dopo quindici anni. Non siamo romanticoni, non amiamo le smancerie, ma sappiamo che la nostra forza sta nell’essere l’uno il supporto dell’altro, con rispetto e leggerezza, sempre grati di tutto ciò che la vita ci ha regalato. Ora che nostro figlio è cresciuto si è inserito nel mostro modo di scherzare e di prendere la vita con il sorriso. Lo colgo ancora di più adesso che lavoro tutta la settimana e, quando li raggiungo nel weekend, mi sento completa e appagata». Una regina di cuori.
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