Vi presentiamo Ornella Vanoni, una delle voci che hanno segnato la storia della musica italiana. Donna di estrema sensualità e di innegabili capacità tecniche, nel corso della sua storia ha fatto innamorare di sé più di un personaggio del mondo dello spettacolo (e non solo). Non ultimo Gino Paoli, con il quale ha avuto una travagliata storia d’amore…ma questo lo lasciamo per dopo.
Per raccontare la storia di Ornella Vanoni siamo stati a Milano sul tram che prendeva da ragazza, e poi ovviamente al piccolo di Milano dove ha incontrato il grande Giorgio strehler che per lei è stato un maestro importantissimo di vita e carriera. Ricorderemo le canzoni della mala, la parentesi di la voglia, la pazzia, l’incoscienza, l’allegria, il disco, pubblicato nel 1976, realizzato in collaborazione con il cantautore brasiliano Vinicius de Moraes il chitarrista Toquinho e arriveremo ai giorni nostri. Ornella è una donna risolta che non conosce censure, con una storia umana fatta di grandi dolori, ma anche di un sentimento forte che l’ha resa un artista meravigliosa.
A 80 anni, Ornella Vanoni è ancora una donna straordinaria. Viene fotografata nuda per l’ultimo numero del Corriere della Serra, che le è dedicato. L’intervista condotta da Enrico Franceschini rivela che dietro quello sguardo bello e scintillante ci sono altri segreti.
Ornella Vanoni è nata il 22 settembre 1934. È una cantante italiana. Per motivi di lavoro, Ornella Vanoni conosce Gino Paoli, con il quale intreccia una lunga e travagliata d’amore, che lei definisce la storia “un casino”. Curiosamente, Ornella Vanoni e Gino Paoli sono nati a distanza di un solo giorno (lei il 22 settembre 1934, lui il 23 settembre 1934). “Non lo possedevo, non lo avevo. Quando non hai una persona sei portato a credere che l’amore più grande sia quello che ti fa soffrire di più.
Nel 1960 il produttore Lucio Ardenzi diventa il marito di Ornella Vanoni; due anni dopo hanno avuto un figlio, Cristiano Ardenzi, ma erano già separati. A dire della cantante, quel matrimonio fu un errore: “Io volevo ancora bene a Gino e lui mi ha sconsigliato sino all’ultimo, minacciando persino di venire alla cerimonia a cantare Senza fine”, ha raccontato a La Repubblica.
Lucio Ardenzi fu un cantante, un direttore d’orchestra e un grande amante dell’arte che lo rese una personalità più influente della Lombardia degli anni ’50. Fu il principale responsabile del Festival di Milano, che si svolse dal 1953 al 1962, e contribuì alla costruzione del locale musicale Arena di Milano. Sposando Ornella Vanoni, ne divenne produttore e manager dal 1967. mantenere il ricordo di lui è stato motivo di orgoglio per la sua vedova che rimane un’icona per milioni di persone anche ai nostri giorni, grazie al suo talento .
In una lettera scritta dieci anni dopo la sua morte Ornella Vanoni ricorda l’uomo che era stato suo marito dal 1969 al 1983. In una lettera pubblicata lo scorso 29 aprile, la famosa cantante italiana non solo elogia la realizzazione artistica di Lucio Ardenzi come compositore e cantante, ma si differenzia anche da quegli artisti che “in nome dell’amicizia e della lealtà” potrebbero presentare Villa Reale di Monza, dove lei stessa dovevairsi la sera prima.
Ornella Vanoni e lo spinello per dormire
Nonostante la marijuana sia ancora proibita, Ornella Vanoni spiega come fumare uno spinello le permetta di addormentarsi. “Non così nemmeno cosa faccia, così solo che un giorno me l’hanno fatta fumare e da allora, ogni volta che il sonno non arriva da solo mi fumo una canna. Lo faccio da 55 anni”.
Ora devo trovare delle badanti che sappiano rollare…». Questa la confessione della Vanoni effettuata durante la sua ospitata al programma di Rai 3, condotto da Pino Strabioli. Ad ogni modo, nel corso dell’intervista la Vanoni sembra aver parlato di qualcosa di molto intimo e legato alla sua sfera privata. Ha confessato di avere la testa libera ormai, di sentirsi a suo agio con se stessa, di non avere un compagno da anni e di stare bene così.
Il 29 novembre, Universal Music pubblicherà l’edizione “Legend” dell’album “Ornella Vanoni” Unica ’79, confezionata in due formati: doppio CD e doppio vinile. Il pacchetto comprende tutte le canzoni dell’album originale più i duetti inediti con Francesco Gabbani, Renato Zero, Giuliano Sangiorgi e Pacifico. C’è anche il singolo “Toy Boy” insieme a Colapesce e Dimartino.
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