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Napoli Spartak Mosca diretta tv live streaming gratis dove e come vedere la partita ( Europa League SKY O DZAN)



Dove e come vedere la partita

La partita in questione sarà valida per la seconda giornata della fase a gironi di Europa League. Chi volesse assistere alla partita, potrà farlo su Prime video dove verrà trasmessa in diretta. La piattaforma di Amazon pare si sia garantita i diritti della migliore gara di ogni mercoledì e oggi tocca proprio al match che vede impegnato il Napoli. Si potrà quindi seguire il match attraverso Smart TV che siano compatibili con l’app in questione. Inoltre, si potrà assistere al match anche attraverso i televisori collegandoli ad una console Playstation 4 o 5 o XBox o ancora dispositivi come Amazon Fire stick e Google Chromecast. Inoltre, tutti gli abbonati ad Amazon Prime video potranno vedere la partita anche su SkyQ. Su Amazon Prime video la telecronaca del match sarà affidata a Sandro Piccinini con il commento tecnico di Massimo Ambrosini.



Non si trascura nulla e si pensa a raccogliere il giusto giorno per giorno. Una logica rurale, redditizia e sostanziale, applicabile all’agricoltura quanto al pallone che rimbalza sui campi dell’Europa League. «Sono un po’ contadino, è vero, e vediamo quale sarà il raccolto che troveremo in questa partita, perché se la stagione cambia è inutile fare sogni di lungo periodo. Quindi si pensa al raccolto odierno, perché domenica non sappiamo cosa succederà», le proverbiali metafore di Luciano Spalletti si tramutano in messaggi criptati, eppure facilmente traducibili: il Napoli vuole puntare ad ogni obiettivo e non può permettersi il lusso di un turnover esasperato in Europa League. «E’ una competizione importante – ammette in conferenza – che ci dà esperienza in un confronto utile a migliorare il nostro calcio, e poi nel girone ci sono squadre di tutto rispetto. Conosco la potenza dello Spartak Mosca all’interno del continente russo, ha tifosi in tutti i posti ed è una delle squadre più conosciute».

E nota lo è anche al Napoli che nell’autunno del 1990 fu eliminato agli ottavi della Coppa Campioni, ai calci di rigore nella sfida di ritorno giocata a Mosca sotto la neve. «Sappiamo che sarà difficilissimo – ammonisce il coach partenopeo – perché hanno una squadra attrezzata e vogliosa di ribaltare il ko subito dalla Legia nella prima partita». Qualche cambio ci sarà rispetto al match vinto domenica contro il Cagliari e non perché domenica a Firenze ci sarà una sfida da far tremare i polsi. «Potrei cambiarne tre o quattro, considerando le ultime partite, però li potremmo cambiare anche tutti – dice Spalletti con un garbato depistaggio – perché abbiamo una rosa di tutto rispetto ed una competizione di questo livello potrebbe portare complicazioni, se non avessimo un organico vasto».

Chi terrà fuori inizialmente questo pomeriggio europeo che potrebbe regalare agli azzurri la vetta anche nel girone C dell’Europa League? Spalletti fornisce qualche indizio: «I giocatori dei quali non si può fare a meno sono Koulibaly e Insigne , oltre ai vari calciatori che sanno riconoscere il pericolo e lo annusano in anticipo». Immaginando che questa sera possano esserci davvero 4 cambi rispetto al Cagliari, uno certamente sarà Meret per Ospina , poi Manolas, che rientrerà dopo tre turni in panchina, al posto di Rrahmani , Elmas quasi certamente in sostituzione del sempre presente Fabian Ruiz , con Anguissa che agirà nelle vesti di playmaker. L’ultimo cambio riguarderà l’attacco, con Lozano oppure Ounas utilizzati dal primo minuto per sostituire Politano . «Sarà fondamentale per noi – spiega Spalletti – che non ci sia un eccesso di presunzione e tutti dovranno contribuire con il loro talento e anche con il sacrificio. Lo Spartak ha perso la prima partita in casa e potrebbe sembrare che non sia all’altezza. Invece ha subito gol dal Legia al 93′ in maniera rocambolesca. Poi i russi ci tengono sempre a fare bella figura in Europa»..

La stessa a cui tiene anche Lorenzo Insigne che si gode il momento magico del Napoli ma che pure sa bene quali siano le difficoltà nel cammino europeo: «Sappiamo che la strada sarà lunga, bisogna restare con i piedi per terra e pensare partita dopo partita – ha spiegato – L’Europa League è una grande competizione, anche a Leicester abbiamo fatto una grande prestazione, sotto di due gol siamo stati bravi a portare un punto a casa che sicuramente servirà. Quella di stasera sarà un’altra gara importante contro una squadra forte, dobbiamo stare concentrati e far una grande partita. Dobbiamo arrivare pronti perché loro hanno buoni giocatori che possono metterci in difficoltà. Il rinnovo? Io penso solo a giocare, per le altre questioni ci sono la società e il mio agente – ha spiegato – Io devo stare sereno, ho sempre messo davanti il bene del Napoli e sarà sempre così».

Uno sguardo superficiale ai gironi di Europa League potrebbe farci ripensare alla vecchia Coppa dei Campioni. In questa seconda giornata spiccano Sparta Praga-Rangers (gruppo A), Real Sociedad-Monaco (B), Fenerbahce-Olympiacos (D), West Ham-Rapid Vienna (H) e Celtic-Bayer Leverkusen (G). I cechi, guidati da Vrba , nonostante lo 0-0 contro il Brøndby, sono una squadra aggressiva che segna molto rispetto a quanto subisca; Celustka , Pavelka e Hlozek rappresentano la spina dorsale del 4-3-3 avvolgente che sta dando buoni frutti anche in campionato. In Scozia i Rangers dominano e Gerrard sta facendo della fase difensiva il suo piatto forte, ma, come sempre, in Europa è un altro paio di maniche e all’esordio con il Lione gli scozzesi hanno steccato. Nella sfida di Istanbul si scontrano due culture e una scuola calcistica, quella portoghese. I greci guidati da Vieira Martins sono imbattuti in campionato e hanno vinto la prima contro l’Anversa. Molta della sua forza passa dalla fascia destra, sulla direttrice Reabciuk – El-Arabi . I turchi di Oliveira Lopes Pereira sono in testa alla Süper Lig e possono contare sul talento, seppur altalenante, di Mesut Ozil . Il Celtic di Postecoglou , invece, dopo la sbornia sivigliana (4-3 per il Betis) e un anonimo sesto posto in campionato, non può sbagliare stasera al Celtic Park contro i tedeschi di Seoane Castro , arbitra l’italiano Marco Di Bello .

Loro due, vicini, seduti allo stesso tavolo, per spiegare le intenzioni del Napoli per l’impegno extra in Europa League. Lorenzo Insigne parla da capitano vero qual è, evidenziando uno stato di benessere. Esteriore, certo, ma c’è da supporre che ne giovi anche a livello mentale.

Luciano Spalletti ne ascolta le parole, condividendole del tutto, comprese probabilmente quelle sul rinnovo del contratto, che sta segnando il presente dell’attaccante. «Io penso soltanto a giocare e al lavoro quotidiano. Alle altre questioni ci pensa il mio agente», dice Lorenzo senza addentrarsi troppo nella questione. «Ho sempre messo davanti la squadra, mi impegno al massimo e arrivo sempre con il sorriso. Non penso al contratto, c’è tempo per discutere con la società. Ci penserà il mio agente con il club, io ho ancora un anno». Qualcosa si sta muovendo, in ogni modo: ci sarebbe stata un’apertura di Aurelio De Laurentiis con il manager del giocatore.

Ma siamo veramente alla fase embrionale, per il momento nessuno si fa illusioni, la situazione contrattuale è ancora in divenire. Un asse È quello che hanno costruito Spalletti e Insigne, il capitano ha giurato fedeltà al progetto tecnico dell’allenatore e l’allenatore ne ha fatto un elemento imprescindibile nel suo piano.

Il cui obiettivo è condiviso pienamente dai due, perché entrambi vogliono vincere qualcosa d’importante. Il Napoli va sul sicuro, il primato in campionato sta valorizzando il grande lavoro fatto finora dallo staff tecnico e dalla squadra. Tutti remano nella stessa direzione, non si molla nulla, per cui anche l’Europa League diventa un momento di confronto e di verifiche. «Cambierò tre o quattro giocatori rispetto alle ultime partite. Noi però potremmo cambiarli anche tutti, visto che abbiamo una rosa di tutto rispetto.

Se non l’avessimo sarebbe dura giocare questa competizione. Cambiandone troppi però si perderebbero le convinzioni, serve gradualità», puntualizza il tecnico napoletano che vuole i tre punti per non perdere contatto dal primo posto, perché chiudere la fase a gironi in testa significherebbe passare direttamente agli ottavi, saltando i sedicesimi, così come previsto dai provvedimenti e manti dell’Uefa. Riconoscimento Questo Napoli diverte e fa divertire. Affronta gli avversari tutti alla stessa maniera, provando a imporsi e a schiacciarli nella loro metà campo. «Sono qui da tanti anni, ho vissuto tanti Napoli. Questo è sicuramente uno dei più forti, ci stiamo esprimendo tutti al 100 per cento.

Ora siamo consapevoli della forza e delle nostre qualità», ammette il capitano che fin qui, nelle prime sette gare stagioni, ha realizzato soltanto due reti, entrambe su calcio di rigore. Poco importa, comunque, perché Lorenzo è sempre nel vivo del gioco, pronto a fornire assist vincenti per i compagni. Insomma, è un momento che il Napoli vuole godersi senza condizionamenti. La squadra è tutta unita intorno al proprio allenatore. «Momenti del genere li ho vissuti un po’ ovunque sono stato – ancora Spalletti –. Le mie squadre hanno sempre fatto partite di livello, anche in Europa. Ho la fortuna di avere a disposizione un gruppo di bravi ragazzi e questo rende il mio lavoro più facile. Se nessuno attacca il Napoli e i miei giocatori, sono sereno. Se invece vengono attaccati allora divento più cattivo»

NAPOLI. Un giorno di riposo e poi di nuovo tutti al lavoro. Il Napoli di Spalletti vuole continuare nella scia positiva – sei successi in altrettante partite di campionato, dall’alto di ben 16 reti segnate a fronte delle appena 2 incassate – e provare a vincere, stavolta anche in Europa League, contro lo Spartak Mosca, reduce da una sconfitta interna (contro il Legia Varsavia) e a caccia dei primi 3 punti.
ENTUSIASMO
Il pari in rimonta col Leicester ha dato fiducia agli azzurri, soprattutto per come è arrivato, adesso però bisogna mettere altri punti in cassaforte. Il campionato sta appassionando, tanto che il settore ospiti dello stadio Franchi di Firenze che ospiterà Fiorentina-Napoli domenica pomeriggio, è andato già esaurito nella giornata di lunedì. Tra i tifosi c’è tanta voglia di Napoli e l’entusiasmo lo sente forte anche la squadra, che sta rispondendo colpo su colpo unendo come sottolineano i numeri una fase difensiva ermetica a una offensiva ricca di soluzioni.
PRINCIPE OSIMHEN
Ecco perché gli azzurri hanno in testa una sola cosa: vincere. In campionato, ma pure in Europa League. Ieri il Napoli ha ripreso gli allenamenti in vista del match di domani allo stadio Maradona. Si lavora sodo nel centro tecnico e in campo si vede. L’attacco brilla, certo, i gol di Osimhen (andato in rete anche contro il Cagliari per la terza partita di fila in campionato) fanno rumore. Tanto che permettono al nigeriano di essere il giocatore che ha segnato di più in Europa nel mese di settembre insieme con Benzema , Haaland e Nkuku . Ma, ciò che sta facendo la differenza in questo inizio di stagione in campionato è la difesa: come scritto in 6 gare disputate fin qui il Napoli ha incassato solo 2 gol e quella azzurra è la migliore difesa della serie A. Due gol, tanti quanti ne ha incassati alla prima giornata di Europa League il Napoli contro il Leicester. Ecco perché grande attenzione contro lo Spartak Mosca dovrà metterla proprio la difesa. Almeno in questa fase va perseguito ogni obiettivo, più in là si vedrà.



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