Marta Russo era una giovanissima studentessa la quale è stata uccisa proprio nel misterioso omicidio della Sapienza così come è stato rinominato. L’uccisione di Marta è avvenuta nel 1997 all’interno della città universitaria a Roma. Si è trattato di un caso di cronaca che è stato trattato veramente abbondantemente e per diverso tempo. Scopriamo qui di seguito tutti i dettagli e soprattutto chi era la ragazza vittima di questo delitto.
Marta Russo, chi era la studentessa uccisa a La Sapienza
Era una giovanissima studentessa di giurisprudenza, la quale la mattina del 9 maggio 1997 alle ore 11:42 si è trovata Purtroppo nel momento sbagliato e nel posto sbagliato. Marta era una ex campionessa regionale di scherma e stava percorrendo un vialetto all’interno della città universitaria in modo piuttosto tranquillo e spensierato. Ad un certo punto ,purtroppo è stata raggiunta da un colpo di proiettile ed è morta dopo 5 giorni di agonia in ospedale. Era in compagnia dell’amica Jolanda Ricci, quando ad un certo punto come abbiamo già avuto modo di anticipare, un proiettile calibro 22 l’ha raggiunta direttamente alla testa perforandole la nuca dietro l’orecchio sinistro.
La sparatoria, il proiettile e le condizione disperate
Questa pallottola si sarebbe spezzata in 11 frammenti e le hanno causato purtroppo dei danni irreversibili. Secondo i testimoni il colpo sarebbe stato attutito e sparato da un’arma con il silenziatore o una carabina o addirittura una pistola così come poi è emerso nel corso del processo. Ovviamente in seguito a questa sparatoria, i soccorritori furono tanti tra cui anche lo zio che era proprio un dipendente della Sapienza. La giovane venne trasportata alle policlinico Umberto Primo dove però purtroppo arrivò in condizioni disperate. Marta era già in coma e la morte celebrale avvenne il 13 maggio alle ore 22. Disperati i genitori Donato Russo e Aureliana iacoboni e la sorella Tiziana che hanno deciso di donare però gli organi seguendo proprio quello che era il desiderio di Marta.
La morte, i funerali e le parole del fidanzato
I macchinari che tenevano in vita Marta sono stati spenti nella notte del 14 maggio quando la giovane venne dichiarata morta. I funerali sono avvenuti nei giorni successivi alla presenza di alcuni politici come Romano Prodi che all’epoca era il premier e poi ancora Walter Veltroni, Luciano Violante e Luigi Berlinguer. “Per tentare di risvegliarla le provammo tutte. Col suo fidanzato di allora, Luca, passammo ore accanto a lei, sperando che sentisse la musica che le avevamo portato, la sua canzone preferita, “L’Aurora” di Eros Ramazzotti. Ecco, sarebbe bello se proprio oggi che è l’anniversario, Eros le dedicasse un saluto sulla sua pagina Facebook. Sarebbe un piccolo grande regalo”. Queste le parole del fidanzato.
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