Marida Lombardo Pijola, per chi non lo sapesse un apprezzata giornalista è stata una scrittrice la quale in tutta la sua carriera si è dedicata con tanta pazienza e anche passione al mondo dell’adolescenza violata. Purtroppo la sua morte ha causato un vuoto davvero molto grande nel mondo del giornalismo ed è ricordata ancora con tanto affetto non soltanto dai familiari e dai suoi lettori, ma anche dai suoi colleghi. Scopriamo qui di seguito chi era effettivamente Marida Lombardo Pijola e quali sono state le tappe più importanti della sua carriera.
Marida Lombardo Pijola, chi è
Di lei sappiamo che è nata a Bari il 2 aprile 1956 e che era figlia di un penalista e di un insegnante. Ha iniziato a lavorare negli anni 70 a telebari. Ha partecipato poi alla sua fondazione. Poi ha continuato a lavorare poi per la stessa emittente ed ha ideato poi condotto un telequiz per i giovani chiamato “Punto interrogativo”, dove sono state coinvolte anche tutte le scuole medie della sua regione. Ha iniziato l’attività sulla carta stampata esattamente nel 1979, presso il quotidiano Puglia. Per ben sette anni, poi, ha lavorato presso la redazione di Bari della Gazzetta del Mezzogiorno. In seguito si è trasferita presso la redazione romanda nel quotidiano.
Carriera
E’ stata assunta dal Messaggero, dove ha lavorato per ben 30 anni. Poi ha lavorato 25 anni come inviata speciale ed è diventata una delle firme principali del quotidiano. Ha trattato tanti temi, tra cui quelli di mafia, politica, cronaca. Poi, si è specializzata nelle tematiche in relazione alla famiglia, al femminicidio, condizione femminile, vita delle donne, dei bambini ed anche degli adolescenti. E’ stato poi nel 2010 che è stata convocata dalla commissione Bicamerale per l’Infanzia del Parlamento italiano visto le sue conoscenze sulla condizione dei minori. Oltre ad essere una grande giornalista, è stata una scrittrice ed infatti ha scritto un libro intitolato “Ho dodici anni, faccio la cubista, mi chiamano Principessa) edito da Bompiani nel 2007.
In questo libro, per la prima volta si è parlato di bullismo e di promiscuità sessuale nel mondo degli adolescenti. Questo non è stata la sua unica opera, visto che nel 2009 ha scritto ancora un romanzo intitolato L’età indecente, approfondendo il tema della deriva generazionale ed anche dell’incomunicabilità familiare. E’ sostanzialmente il racconto di una madre e di un figlio di 13 anni. Ma non finisce qui, visto che nel 2011 ha pubblicato Facciamolo a skuola e nel 2020 ha scritto La Nave di Teseo, un romanzo L’imperfezione delle madri”.
Vita privata e morte
E’ stata sposata con il chirurgo Carlo Eugenio Vitelli, dal quale ha avuto tre figli ovvero Alessandro, Andrea e Luca. E’ morta poi all’età di 65 anni dopo aver combattuto contro un tumore.
Add comment