Le luci della ribalta e la notorietà hanno certamente caratterizzato la vita di Mara Venier, vero nome Mara Povoleri, una delle donne di spettacolo numero 1 in Italia, ma la simpatia e l’umanità tipiche del suo modo di essere che tutti amano non vengono dal nulla. La vita di Mara, infatti, non è sempre stata tutta rose e fiori e le spine sono state tante, anche troppe.
I dolori e le difficoltà però hanno rafforzato il suo carattere e forgiato positivamente la sua personalità. I problemi per lei sono cominciati quando rimase incinta di sua figlia Elisabetta da adolescente e sposò l’attore Francesco Ferracini. Fortunatamente sua madre restò al suo fianco e la sostenne nella sua scelta: «Mi sono sposata a 17 anni ed ero incinta di Elisabetta – ha raccontato a “Che Tempo che Fa” – ma non sono stata mai giudicata.
C’era una certa mentalità all’epoca, ma i miei genitori non mi hanno mai giudicata, soprattutto mia madre, visto che mio padre se ne è andato quando avevo 23 anni». La vita sentimentale della mattatrice di “Domenica In” è sempre stata abbastanza movimentata: «A 16 anni mi innamoro di un ragazzo bellissimo di Venezia. – ha raccontato a Pierluigi Diaco a “Io e Te di Notte” – Lui aveva grandi ambizioni, voleva fare l’attore. Mi sposo a 17 anni perché sono incinta di mia figlia Elisabetta… ti devo dire che son rimasta incinta e non sapevo neanche come si rimaneva incinta… Sono capitata a Roma per amore.
Lui aveva deciso di fare l’attore ed io sono partita per Roma per inseguire lui! Sempre l’amore…». Da ragazzina era convinta di essere tutt’altro che bella e per il suo aspetto estetico è stata spesso presa in giro: «Ero bruttissima. Ho ancora un colore di pelle ambrato, ma quando ero piccola venivo presa in giro. Mi dicevano “Ma tuo papà è marocchino?”, pensando che fosse un uomo di colore. Io tornavo a casa, mi chiudevo in bagno e mi lavavo con l’Ajax.
Mia sorella invece era bionda e bellissima, io ero Calimero». Comunque, è stata la perdita di sua madre Elsa, malata di Alzheimer, uno dei momenti più dolorosi della sua vita. Un dolore che l’ha portata a scrivere il libro “Mamma ti ricordi di me?” e scrivere per lei è stato come una terapia. «Era una donna piena d’amore, energia e passione. – ha rivelato a “Oggi” parlando di sua madre – Lei era il mio rifugio sicuro. Io e mamma avevamo un rapporto simbiotico e adoravo essere figlia, tornare a Mestre nella casa della mia infanzia e dormire nel mio lettino…
Mia madre ha dato moltissimo amore anche ai miei figli e la sua malattia ci ha uniti, ci ha aiutati a superare vecchie ruggini: tutti e tre abbiamo sentito il profondo desiderio e il dovere di restituirle l’amore che ci ha regalato. Sino al 2020 non sono riuscita a guardare le sue foto». Mara ha svelato anche il senso di solitudine che la accompagna da tutta una vita nonostante il successo e le innumerevoli soddisfazioni: «Sono sempre stata sola! Nel senso che io ho una mia solitudine dentro di me.
Si pensa che il successo possa colmare certe lacune, ma non è vero! Il successo ti può dare altre cose: l’amore, l’affetto del pubblico… però dentro di me, e credo che parta proprio da quel periodo della mia vita, c’è un velo di malinconia e solitudine che ancora mi accompagna. A volte lo nascondo bene e altre volte no, o perché non me ne frega niente di nasconderlo o perché se ho le mie malinconie, soprattutto se sono con gli amici, e tu lo sai molto bene perché sei come un fratello per me (ha detto rivolgendosi a Diaco, ndr) non cerco neanche più di nasconderlo.
Ce l’ho, alti e bassi. Sai, negli anni io ho cercato di colmare questo senso di solitudine pur avendo tutto… il lavoro, gli amori, i compagni di vita! Però questo è qualcosa di molto profondo che è radicato dentro di noi e quando stai così purtroppo nessuno ti può aiutare, ne esci lentamente, da sola. Poi improvvisamente mi sveglio la mattina… e per me è un po’ come aprire una finestra. Si ricomincia! Ricomincio, e ritorno alla vita!».
Nonostante la sua incredibile disinvoltura e professionalità, la Venier non ha avuto alcun problema a confessare di essere sempre tesa la domenica quando deve andare in video: «Devo dire che la domenica mi sveglio ancora prima… sono molto agitata la notte. Mi preparo la domenica mattina per cui a volte mi sveglio anche alle 4. Comincio a leggermi tutto. Non ho nulla di scritto… Leggo tutto dell’ospite, ma non ho mai nulla di scritto. Non seguo un gobbo, non seguo un copione ecc… cerco di avere più notizie possibili…
Tutto esce fuori dal cuore, dalla pancia». Per rilassarsi la nota conduttrice si mette ai fornelli: «Adoro cucinare, mi rilassa. Mangio continuamente, durante la pandemia ho preso 13 chili», ed è stato proprio grazie a questa passione che dice di aver conquistato suo marito Nicola Carraro, produttore cinematografico che ha sposato nel 2006: «L’ho conquistato con la cucina. Poi c’è stata una serata a base di grappa».
Add comment