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Mamma Ebe: chi era la Santona di Rimini morta all’età di 88 anni



Mamma Ebe o anche Santona, così la chiamavano a Rimini. La donna è deceduta all’età di 88 anni e la notizia della sua morte ha lasciato tutti un po’ perplessi. Ma chi era esattamente Mamma Ebe e perché era stata soprannominata Santona?



Mamma Ebe o Santona, è morta all’età di 88 anni

Il suo vero nome era Ebe Giorgini ma era conosciuta come Mamma Ebe o ancora Santona ed era la fondatrice dell’opera di Gesù misericordioso. La donna è morta all’età di 88 anni e pare fosse nata a Bologna esattamente nel 1934. Era divenuta famosa negli anni 80, quando furono aperte diverse inchieste in alcune parti d’Italia proprio su di lei e nello specifico sui suoi presunti poteri da guaritrice. Era era finita anche al centro di alcune inchieste per il finto ordine religioso fondato da lei stessa in provincia di Pistoia a San Baronto.

Ebe Giorgini, processata e condannata nel 1984 per fatti accaduti all’interno della casa di riposo

La donna pare fosse finita al centro di alcune inchieste. Purtroppo pare che all’interno della casa gestita dalla organizzazione in Piemonte Toscana e Dante emilia-romagna, si fossero consumati degli abusi fisici e psichici molto gravi sotto forma di maltrattamenti medici ed antichi riti religiosi proprio sui malati. È stato anche detto che a questi ultimi fosse stato estorto del denaro in cambio della promessa di una guarigione. Per tutte queste motivazioni quindi la donna sarebbe stata denunciata nel 1980. Venne accusata di aver sequestrato il genitore di una ragazza che si trovava all’interno del suo ordine. Mamma Ebe venne così processata e venne anche condannata nel 1984 a Vercelli per i fatti accaduti all’interno della casa di riposo. Insieme a lei vennero anche processati l’ex marito, un parroco, alcuni collaboratori delle case di cura e di un frate Francescano.

La morte di Mamma Ebe

Una cosa però è certa, ovvero il fatto che i malati pare si rivolgessero a lei e pare che la adorassero con tanta devozione. Intorno alla seconda metà degli anni Ottanta poi, venne arrestata a Roma con accuse molto simili alle precedenti, ma venne assolta nel novembre del 1992. Nello specifico venne assolta dal reato di aver costituito associazione illecita con l’intenzione di circuire anziani costringendoli anche a cedere alla congregazione le loro pensioni in cambio di assistenza. La storia della donna fu anche di ispirazione ad un famoso regista ovvero Carlo Lizzani che nel 1985 presentò un film basato proprio sulla storia della donna alla mostra del cinema di Venezia.



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