Controcopertina

Lady Diana, nel 2022 la serie su Netflix racconterà i difficili anni 90



Le prese di The Crown 5 sono in corso da luglio tra Londra e la campagna inglese e, poche alla volta, la produzione distilla le prime immagini ufficiali della nuova stagione, come ha già fatto presentando i nuovi interpreti della regina Elisabetta (Imelda Staunton), del principe Filippo (Jonathan Pryce), del principe Carlo (Dominic West) e, ultima ma non ultima visto che è il fulcro della vicenda, Lady Diana, che oggi ha il volto dell’attrice australiana Elizabeth Debicki.



“Chi” è in grado di anticipare altre esclusive immagini dal set, con Debicki e West impegnati a girare la sequenza di uno dei vari viaggi di Stato che la royal couple fece tra la fine degli Anni 80 e i primi 90 (il vestito di scena della principessa ricorda da vicino quello indossato a Siviglia nel maggio 1992, ma la sequenza dovrebbe corrispondere a quella di un altro viaggio della royal couple), fatti di sorrisi a denti stretti e baci sulle guance a favore dei flash, mentre il loro matrimonio franava senza speranza.

La nuova stagione del serial creato da Peter Morgan è attesa febbrilmente dai fan. Per via del cambio di cast, che suscita ovvie curiosità. E perché è quella che racconterà gli anni cruciali, i peggiori, per il matrimonio di Diana e Carlo e per la Corona in generale. Parliamo del periodo a cavallo del famigerato 1992, quello che la regina Elisabetta definì “annus horri-bilis”, anno orribile, in cui m franarono i matrimoni di a tre dei suoi quattro figli quello di Carlo con  Diana, di Andrea con Sarah Ferguson e di Anna con Mark Phillips), in cui uscì l’incendiaria biografia di Lady Diana firmata da Andrew Morton e in cui andò a fuoco il castello di Windsor.

La Debicki, vista l’anno scorso in Tenet e, in precedenza, nei Guardiani della galassia, nel Grande Gatsby e nella serie tv The Night Manager in cui fu protagonista di una scena di sesso con il protagonista Tom Hiddleston così bollente da far ritenere che tra i due ci fosse qualcosa anche dietro le quinte (ma non era così, peraltro Fattrice non è mai stata vista con fidanzati o accompagnatori di sorta), dà vita a una Diana completamente nuova.

Più slanciata (e per forza: dall’1,73 di Emma Corrin qui si passa all’ 1,90 della stangona australiana), come effettivamente appariva la principessa negli anni in cui solitudine, tristezza e disturbi alimentari la prosciugavano dentro.

Più elegante, perché come è noto il progressivo allontanamento da Carlo servì a ridefinire anche la sua personalità, e, non avvolta dall’amore, si lasciava scaldare da outfit più ricercati: via le castigate mise della Corrin viste in gran parte degli episodi di The Crown 4, quella che scende dalla scaletta dell’aereo in The Crown 5 è una eterea, sofisticata bionda in abito da pomeriggio che ne valorizza la linea e scopre le gambe affusolate. Più “trasognata”, perché il matrimonio era al capolinea, ma in pubblico doveva mettere il pilota automatico e sorridere, così come in presenza dei figli William e Harry. «Lo spirito di Diana, le sue parole e le sue azioni sono vive nei cuori di tante persone», ha commentato la Debicki quando ha iniziato a calarsi nell’iconico molo della  principessa. «E un mio grande privilegio e onore far parte di questa serie che mi ha conquistata fin dal primo episodio».

Il suo ingresso nel cast è noto da un bel po’, invece dei due piccoli interpreti di William e Harry che si vedono in queste foto ancora non si conoscono i nomi: si sa solo che per i responsabili del casting è stato difficile trovare un bambino dai capelli rossi per il ruolo del principe cadetto, tanto che alla fine si sono detti disposti ad accontentarsi di uno con occhi azzurri e lineamenti simili a Harry per poi tingergli la chioma. Si conoscono invece i nomi degli interpreti del principe Andrea (James Murray, noto per la serie Cutting it) e della sua ex moglie Sarah, affidato alla semi esordiente Emma Laird Craig. Intanto la vera Sarah ha spiritosamente ammesso di aver guardato la serie di tanto in tanto e di essere molto tesa al pensiero di vedersi sullo schermo «perché sono stratosfericamente sensibile e mi preoccupo disperatamente».



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