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irama biografia

Irama chi è: età, carriera, Amici, Giulia De Lellis, fidanzata, canzoni famose e vita privata



Vincitore di “Amici” nel 2018 e di “Amici Speciali” nel 2020, Irama ha già partecipato al Festival due volte: la prima nel 2016 tra le Nuove proposte con il brano “Cosa resterà” e l’ultima nel 2019 da Campione cantando “La ragazza con il cuore di latta”. Erano due “ballate” con contenuti molto introspettivi. Questa volta con “La genesi del tuo colore” l’intensità del racconto rimane la stessa, ma si cambia registro musicale… e ci farà ballare. Irama porterà al teatro Ariston lo spirito leggero che ha reso popolari nelle ultime estati brani come “Nera”, “Arrogante” e “Mediterranea” («Quando la ascolterete, proverete le emozioni di un treno in corsa» svela), ma senza rinunciare alla centralità del messaggio. Ci racconta: «Secondo me chi partecipa a questo
Festival particolare ha una mission restituire un momento di normalità di spensieratezza a chi guarda, senza però fare finta di vivere in una favola. Mi sono ispirato quindi a un’immagine di due donne che si rasano il capo a vicenda. Questo è un brano ricco di immagini allegoriche nelle quali farò capire quanto valore h: per me la vita».



Irama biografia, chi è?

Nasce a Carrara il 20 dicembre 1995, ma è cresciuto a Monza e fin da piccolino pare abbia sviluppato una grande passione per la musica. Lo stesso nel corso di qualche intervista ha raccontato di essere cresciuto ascoltando artisti di un certo calibro come Francesco Guccini e Francesco De André. Ad ogni modo, inizialmente sembra che Irama si sia dedicato agli pop mixando musica pop con alcuni bit di strada. Prima di partecipare ad Amici pare che il giovane cantante aveva già mosso i suoi primi passi nel mondo della musica. Effettivamente nel momento in cui il giovane è approdato nel programma condotto da Maria De Filippi, sembra sia sorta una polemica proprio per il fatto che comunque non fosse un giovane emergente.

Carriera

A soli 19 anni ha collaborato con Valerio Sgargi una collaborazione dalla quale sembra siamo nati diversi brani come Amore mio, Per te ed E’ andata così. Poi nel 2015 ha collaborato con il duo Benji e Fede incidendo il singolo intitolato “Fino a farmi male”. È stato poi sempre nel 2015 che ha gareggiato tra le nuove proposte del Festival di Sanremo e nonostante comunque non abbia vinto, ha pubblicato il suo primo album intitolato “Irama”. È stato nello stesso anno che poi ha partecipato al Summer Festival vincendo il disco d’oro. Dopo circa un anno di assenza poi, nel 2017 partecipa ad Amici vincendo il talent. Il brano Nera presentato proprio all’interno della scuola è diventato poi triplo disco di platino con 150.000 copie vendute. Nel 2019 torna a Sanremo con il singolo “La ragazza con il cuore di latta”. Tra poche settimane il cantante parteciperà per la terza volta al Festival di Sanremo 2021 con il brano intitolato “La genesi del tuo colore”.

Vita privata

È stato fidanzato per un breve periodo di tempo con la nota Giulia De Lellis, dopo che quest’ultima aveva lasciato il suo storico fidanzato Andrea Damante. Dopo la fine della storia con Giulia, altre cinque donne avrebbero affermato di essere state con Irama, come Giulia Tascione, Ana Yanirsa, Nicole Vergani o Megghi Galo. Attualmente invece Irama è fidanzato con la modella greca Victoria Stella doritou.

Ogni giorno è un nuovo inizio per Irama. L’interprete toscano, vincitore di Amici nel 2018. ha solo venticinque anni. E, anziché adagiarsi sugli allori di una carriera che in poco tempo si è rivelata davvero fruttuosa, si concentra sulle emozioni da raccontare. Lamore che in prima persona sta vivendo con la modella di origini cipriote Victoria Doritou. Ma non solo: «Sono sempre stato attratto dal contrasto tra gioia e dolore. Secondo me, la vita ha un legame molto forte con la sofferenza. A volte sembra che voglia giocare con noi per decidere la nostra sorte e per suonare le nostre corde facendoci sentire inermi davanti all’esistenza. Ma è in quei momenti che esplode qualcosa dentro di noi», racconta il cantante.

Ed è proprio del rapporto tra gioia e dolore che parla La genesi del tuo colore, brano con cui Irama salirà per la seconda volta sul palco dell’Ariston in competizione con gli altri campioni del Festival di Sanremo numero settantuno.

Come è nato il pezzo? «In maniera spontanea e  sincera dopo aver visto un  filmato malinconico in cui un ragazzo, tra le lacrime,  rasava la testa alla sua fidanzata per poi fare lo stesso su i di sé. Il video mi ha scosso 1 tanto, mi ha trasmesso sensazioni che hanno subito trovato vita nel testo del bra-1 no e che, ancora oggi, mi 1 danno i brividi. Oltre alla  vena malinconica, però.
ce anche la speranza,  La genesi del tuo colore è un inno alla vita».

C’è un colore che ti rappresenta? «Direi il bordeaux. Lo trovo passionale ed elegante, anche se cruento. 1 Come il sangue. Mentre il ’ colore che ri specchia la situazione di oggi, in tempi di pandemia, penso che sia il grigio: siamo costretti a comportarci in modo innaturale. Ma è giusto cosi per il bene comune».

Ci spieghi che tipo di emozioni suscita in te un colore, a livello intimo? «Suscita sensazioni che toccano a fondo lo spirito. Perché è nella sofferenza che ti rendi conto di avere un’anima. Ma anche nei momenti di grande gioia, attimi che non si possono controllare che pure fanno parte del cammino di tutti».

Il lockdown ha influito in qualche maniera sul tuo modo di fare musica e di vivere? «Dal punto di vista artistico non molto. Sono sempre stato un lupo solitario con la tendenza a isolarmi, nascondermi in casa o in studio con altri musicisti per esprimere ciò che ho dentro. Per quanto riguarda la sfera personale, invece, la situazione ha toccato me come tutti gli altri. Questo capitolo di storia più grande di’ noi ci ha resi più attenti nei confronti degli altri, è un peso che porteremo sulle spalle ancora a lungo».

In soli cinque anni hai ottenuto tanti successi. Ti senti orgoglioso del percorso fatto fino a questo momento? «Non mi soffermo mai a osservare il passato. Spero di poterlo fare un domani grazie al duro lavoro, con un bagaglio di esperienza e di traguardi in più. Per adesso vivo di soddisfazioni quotidiane: il fatto che tante persone cantino una mia canzone, per esempio. Me la godo, anche in modo un po’ egoistico in un certo senso, perché so che a livello tecnico ho molte cose da dimostrare. Devo rimboccarmi le maniche: ho ancora tanto da raccontare!».



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