Giorgia Giacobetti la conosciamo tutti per essere la figlia di Valeria Fabrizi e Tata Giacobetti. Anche lei sembra aver seguito le orme dei genitori e lavora nel mondo dello spettacolo. Valeria è protagonista del programma Ballando con le stelle dove sta ottenendo un grandissimo successo. Ma cosa conosciamo di Giorgia e della sua vita privata?
Giorgia Giacobetti, chi è la figlia di Valeria
E’ nata negli anni Sessanta, ma non conosciamo la data di nascita nel il mese o comunque l’anno. Come abbiamo già avuto modo di anticipare, ha seguito le orme dei genitori. La donna si è laureato all’Università in Scienze della comunicazione. Contemporaneamente ha lavorato nel mondo dello spettacolo. Ha lavorato per ben 12 anni con Maurizio Costanzo e poi è diventata anche responsabile del settore casting. In molti si chiedono se la figlia di Valeria abbia un marito e dei flgli, ma non sembrano esserci informazioni al riguardo. Non si carpisce nessuna informazione nemmeno dai social. Negli anni ha deciso di iniziare a lavorare come freelance seguendo diversi artisti della televisione, del cinema e del teatro. Ha fondato la Giorgia Giacobetti Comunicazione, diventando in poco tempo leader del settore a livello nazionale e non solo.
Elei la regina indiscussa di Ballando con le stelle 16. E non sorprende che in questa stagione tivù dominata dagli “over” – artisti “diversamente giovani” che stanno vivendo un rinnovato successo. conquistando anche le nuove generazioni – sia Valeria Fabrizi una delle concorrenti più votate del talent show di Milly Carlucci. A testimonianza che fascino, talento, ironia, eleganza e sensualità non hanno età. In coppia con Giordano Filippo, l’attrice di Che Dio ci aiuti balla, canta, volteggia leggera come una farfalla e… mostra le gambe.
Lo stilista Guillermo Mari-otto, uno dei giudici di Ballando, la dà già per vincitrice. Lei sorride felice, ammicca, scuote civettuola i capelli e ha sempre la battuta pronta dimostrando di essere una «ragazza di 85 anni» che seduce e conquista. «Una donna della mia età può essere ancora sensuale. La sensualità non ha tempo, è una cosa naturale», ha spiegato la Fabrizi. «Ogni età ha la sua marcia. Ma chi vuole una love story, anche se è in là con gli anni, non deve mai mettere da parte il desiderio o vergognarsene, e per una donna è sempre meglio avere un partner solo poco più giovane, altrimenti c’è il rischio di costruire un rapporto madre-figlio», ha rivelato. Oggi per Valeria amore è soprattutto quello per sua figlia Giorgia, per i numerosi amici, per le persone che la seguono in Tv o al cinema.
«La gente mi vuole bene, anche i giovani, e questo è un regalo enorme. Sono una donna fortunata», ha sottolineato l’interprete, che ha vissuto sempre sotto il segno dell’arte e dei sentimenti, anche nei momenti dolorosi. Sposatasi nel 1964 con Tata Giacobetti, uno dei componenti del Quartetto Cetra, la Fabrizi deve I affrontare la tragedia1 della morte del suo primo figlio, A Alberto, scomparso appena tre mesi dopo la nascita per un disturbo M cardiaco. E poi, nel 1988, quella del marito, che la lascia vedova a cinquant’anni. e poco più tardi dell’amico d’infanzia e collega Walter Chiari, che è scomparso qualche giorno prima di Natale.
Ma Valeria non si abbatte. La forza di andare avanti la trova grazie anche alla ripresa di una carriera – messa a lungo da parte per crescere la sua Giorgia – cominciata giovanissima con i fotoromanzi. «Ho ereditato la passione per l’arte da mia madre Cledes. Lei aveva ambizioni nello spettacolo, che poi ha abbandonato per dedicarsi a me», ha raccontato l’attrice, cresciuta nello stesso condominio del futuro collega Chiari, a Verona. «Il rapporto con Walter era speciale.
Quando è scomparso è stato un po’ come aver perso un braccio. Gli ultimi cinque anni della sua vita l’ho ospitato da me. Soffriva di depressione e l’ho accudito come una .madre. Ogni mattina avevo il pensiero di come si sarebbe svegliato, mi sentivo responsabile per lui», ha rivelato.
L’amore della vita, invece, quello per Tata Giacobetti, nasce da un’iniziale diffidenza. «I primi tempi non mi era simpatico. Mi voleva fare da padre, era protettivo… Come m ha conquistato? Una notte di tempesta, durante una tournée, abbiamo dormito insieme ma in due letti separati. Quando mi sono svegliata Tata era lì che mi osservava e mi ha detto: “Ti ho guardata tutta la notte, non ho dormito mai”. Li ho capito tante cose», ha ricordato commossa la Fabrizi. Valeria ha affrontato e vinto pure un’altra sfida: quella contro il tumore.
Un “intruso” sconfitto anche grazie al lavoro. Il set di ( he Dio ci aiuti è stato un supporto alle terapie. Del resto suor Costanza, il suo personaggio, da dieci anni ormai è una di famiglia per i telespettatori. «Ricordo il provino per il ruolo. Mi portai un fazzoletto nero, uno sciarpino di garza bianco elasticizzato e mi vestii tutta di scuro. Prima di entrare dal regista, Francesco Vicario, ho legato i capelli e indossato quello che mi ero portata, compreso un crocifisso: si sono messi tutti a ridere! Poi il regista mi ha dato le battute, io le ho ripetute e… la parte era mia!», ha raccontato l’attrice veronese.
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