Controcopertina

Gerry Scotti innamorato pazzo di suo nipote ringrazia la vita



Fuori onda ci celebra un piccolo rituale scaramantico: una sistematina alla giacca, una strizzata di occhio come segno d’intesa, lui sorride, rassicurante, forte di 10 edizioni per un totale di 302 puntate nel ruolo di padrone di casa: «Manza sei pronta?». Lei accenna un sì con la testa, ma le gambe tremano e il respiro galoppa. «Lo scorso anno, dopo il debutto a Striscia la notizia ero così agitata che ho persino chiamato un’ambulanza perché avevo il cuore a mille.



Ora ho fatto un pieno di camomilla e sono pronta a tornare per tre settimane. La cosa che mi rende più felice e mi onora è quella di condividere il bancone con Gerry Scotti che sarà il padrino di questa mia seconda volta da conduttrice». Parla veloce Francesca Manzini mentre si sistema la nuova chioma bionda durante il nostro servizio fotografico realizzato in totale sicurezza: tamponi, distanze, mascherine al volto fino a poco prima di sorridere per voi.

Lei e Gerry, ecco la nuova coppia che dall’8 marzo animerà il Tg satirico di Canale 5. «Pensaci: lui e io siamo un po’ come La strana coppia. Io come Jack Lemmon, ansiosa e ipocondriaca, lui come Walter Matthau, tranquillo, sereno, con una leggerezza piena di esperienza». Ride Francesca. «Con Gerry c’è sintonia reale, lui detta il ritmo, io lo seguo. Ogni suo consiglio per me è una perla preziosa. Stessa cosa vale con Antonio Ricci, le sue parole, le frasi, le dritte me le annoto su post-it che porto nella cover del cellulare: sii te stessa, improvvisa al momento giusto, impara a dosarti, mi dice sempre.

Sono un fiume di volontà in piena, ho un entusiasmo straripante. Gerry lo sa bene, e sa come placare gli eccessi di esuberanza». «Lei è una pila atomica», spiega Gerry. «Averla come partner significa fare un pieno di energia ogni sera. A volte è un po’ sopra le righe, ma è simpatica, sa far ridere e di lei mi ha sempre colpito la spigliatezza e l’irriverenza, anche quando la seguivo nelle sue evoluzioni di imitatrice».

La Manzini gongola, poi si fa seria e confida: «Al di là della grande stima professionale, sono affezionata a Gerry. Quando l’ho rivisto dopo questo anno così difficile, gli ho messo per un istante una mano sul cuore perché ero felice di trovarlo in forma, con lo spirito di sempre, con l’ironia intelligente e i modi garbati». Gerry ora sorride, ma si lascia alle spalle un periodo tosto, culminato con la terribile esperienza del coronavirus. «Quest’estate mi sono rotto un piede, poi, a fine ottobre ho preso il Covid.

L’ho fatto in modo serio, con ricovero di 10 giorni nei quali ho anche portato il casco per favorire l’ossigenazione polmonare, e sono arrivato a un metro dalla terapia intensiva. Fortunatamente sono guarito e non ho avuto strascichi. Sono fiducioso che con il vaccino si possa arginare il virus.

Io continuo a vedere il bicchiere mezzo pieno anche se, confesso, è stata molto dura. Durante il ricovero mi sono ritrovato a pensare alla mia vita, ai miei affetti, al lavoro e alla nipotina che aspettavamo per dicembre. “Chissà se starò bene quando nascerà?”, mi domandavo. Anche solo immaginarla mi dava forza e coraggio. La vita è stata clemente: sono risultato negativo un mese prima della sua nascita, il 15 dicembre. Il suo arrivo è stato la panacea che guarisce tutti i mali, è un’ondata di sentimento e di endorfine».

Fa tenerezza ascoltare lo zio Gerry che racconta la meraviglia di essere diventato nonno per la prima volta di una piccolina che si chiama come lui, Virginia. «È stata una sorpresa di mio figlio Edoardo e sua moglie Ginevra.

Confesso che era un mio recondito desiderio far rivivere il mio nome che con me è durato solo fino alle elementari ». Giorni fa Gerry ha postato su Instagram una foto mentre spinge orgoglioso la carrozzina: questa bimba di due mesi e mezzo gli ha riempito il cuore. «Virginia è molto carina, si è già trasformata dieci volte e ha superato i 5 chili e mezzo: si vede che è proprio mia nipote!», scherza. Poi confida: «L’ho attesa tanto, come evento della vita, e ogni giorno riguardo la foto che mio figlio mi ha inviato appena è nata. Aveva pochi istanti e già ci aveva fatti innamorare tutti.

Virginia ha rinfrescato il mio lato più tenero. Io sono figlio unico, ho fatto un figlio unico, con lei mi si è aperto un mondo: tra le braccia io non ho mai avuto una femminuccia. Lo so già, i tracolli li avrò quando inizierà a sorridere, a fare i versetti…».

Francesca lo ascolta in silenzio, la mascherina le scopre solo gli occhi, sono lucidi. Nel frattempo ha cambiato look: impossibile non notare la forma fisica. «Sono dimagrita 10 chili e la mia dieta è iniziata quando il consulente immobiliare mi ha comunicato il tasso del mutuo per i prossimi 30 anni: lo stomaco si è chiuso all’istante», racconta ridendo. «In realtà sono felice perché ho comprato casa, dove già vivo con mia mamma e con il mio compagno Christian. Quei due sono come Cip e Ciop, io la vittima dei loro scherzi», racconta l’imitatrice che con le sue mille voci anima in radio Tutti pazzi per Rds, con Max Pagani. «Se Gerry è il mio zio putativo, Max è il papà», racconta.

E Christian l’amore. Ti ha chiesto di sposarlo con un video su Instagram. «Che emozione! Il Covid ha ostacolato un po’ i nostri progetti, ma per settembre vorremmo organizzare le nozze. Al mare, a Fregene, scalza e semplice come sono io».

Sempre più solido è anche il legame di Gerry con Gabriella, alla quale è legato da quindici anni. «I mesi che ci lasciamo alle spalle, la malattia, il mio ricovero, ci hanno uniti ancora di più. Personalmente ho riposizionato le priorità della mia vita: cerco di prendermela meno se qualcosa non va e mi si è elevato il concetto di vivere bene. No, non pensiate al lusso: ho rivalutato le piccole cose che mi davano gioia e che spero di rifare presto.

La pizza con gli amici prima di guardare insieme la partita del Milan, la libertà di rifugiarmi con Gabriella nella nostra piccola casa di campagna, per esempio». Nell’immediato entrerai, anzi entrerete, nelle nostre case, tutte le sere. «E prima di andare in onda assaporeremo il piacere di lavorare con un team forte e unito: il legame con la famiglia di Striscia è davvero stretto». Debuttate l’8 marzo, festa della donna. «Ora che ci penso, il mondo che gravita attorno a questo Tg è molto femminile. A parte la mia partner di conduzione, ci sono molte signore presenti in tutti i reparti: costumi, sarte, trucco, parrucco… Mi coccolano molto, lo ammetto. Lasciatemelo dire, quest’anno più che mai: viva le donne»



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