Franca Sebastiani: chi era la moglie di Massimo Ranieri, età, carriera, figli, morte



Si chiama Franca Sebastiani ed è stata la moglie di Massimo Ranieri. La loro storia è stata piuttosto particolare e anche piuttosto tormentata e dal loro amore è nata una figlia di nome Cristiana che però l’artista ha riconosciuto soltanto dopo molti anni. Ma cosa conosciamo di lei e della sua vita privata? Chi è Franca Sebastiani? Conosciamola meglio.



Franca Sebastiani, chi è

E’ nata il 25 gennaio 1949 a Siena ed esattamente a San Casciano dei Bagni. E’ stata sin da piccolina amante della musica e pare che non ci abbia pensato due volte a cimentarsi in questo settore, costruendo una bellissima carriera. E’ stato grazie a Franco Migliacci che Franca ha ricevuto un contratto discografico con la ARC. Ha debuttato al Cantagiro nel 1966 con un brano intitolato “Per orgoglio”. E’ stata da sempre molto ironica e nel corso della sua carriera si è fatta conoscere con il nome Franchina. Ha preso parte nei primi anni della sua carriera al Girofestival, con un brano intitolato Sarà. Non è stata soltanto una cantante, ma anche una nota giornalista e sembra che sia riuscita a catturare l’amore dei suoi più fedeli fan, grazie al suo talento.

Vita privata

Riguardo la sua vita privata sappiamo che ha avuto una storia con Massimo Ranieri. Il loro amore è durato pochi anni ma è stato molto intenso e passionale. La loro storia sarebbe terminata ufficialmente nel 1970 ma Franchina rimase incinta della figlia Cristiana, che Massimo riconobbe soltanto nel 1995. Ovviamente nel corso della sua vita ha avuto altri uomini e rimasti poi incinta un’altra volta di una bambina di nome Amalia. Purtroppo all’età di 66 anni si è ammalata di tumore ed è morta il 27 maggio del 2015 a Roma dopo aver lottato dopo tanti anni contro questo brutto male.

La dedica all’amore della sua vita

Il suo più grande amore è stato però Massimo ed infatti gli ultimi anni di vita sembra gli abbia scritto una bellissima dedica.” Se chiudo gli occhi rivedo il viso di ragazzino di Massimo e risento il calore del suo abbraccio. Oggi non ho paura di morire, ciò che ho provato per Massimo rivive in me in una forma pura e profonda e mi sostiene, nonostante tutto. Voglio lasciare una traccia nel cuore della gente, per questo ho scritto un libro. La decisione di liberarmi dal peso di tanti ricordi è un’esigenza irrinunciabile. Il mio libro è uno spunto per dire a Massimo quanto gli ho voluto bene. Una delle gioie più grandi è stata quando nel 1995 Massimo ha deciso di riconoscere pubblicamente nostra figlia Cristiana”.



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