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Come e dove vedere Milan – Benevento in Streaming Gratis
Aggrappati a Ibrahimovic. Stefano Pioli e tutto il Milan guardano al rientro dal primo minuto dello svedese come una sorta di atto guaritore dalla mini serie negativa che ha portato il Milan a perdere contro Sassuolo e Lazio e a scivolare, momentaneamente, al quinto posto in classifica secondo il parametro adottato dalla Lega Serie A che prende in esame la differenza reti globale in attesa che si completino gli scontri diretti tra Juventus e Milan, in programma la prossima settimana. Ibra è il leader assoluto di uno spogliatoio che deve ritrovare certezze, energie mentali e fisiche per provare a invertire il trend che ha inghiottito i rossoneri nella seconda parte della stagione, dove i muscoli hanno risentito delle scorie delle tante partite giocate, i neuroni hanno iniziato ad appannarsi e gli infortuni si sono accumulati, non consentendo mai a Pioli di avere la rosa al completo e al top. E allora, il ritorno di Ibrahimovic ridà un po’ più di speran za ai compagni e all’ambiente, perché quando c’è stato lui in campo il Milan, raramente, ha fallito la partita. E da oggi in poi, i rossoneri non possono più sbagliare nulla, perché la qualificazione alla prossima edizione della Champions League si è complicata e per riuscire a riprendere il posto sul vagone che conta davvero, la formazione di Pioli sarà chiamata ad un colpo di coda importante, da grande squadra. Ed è per questo che Ibrahimovic torna ad essere il centro di gravità di ogni ambito milanista. Perché solo lui ha quel quid in più per poter portare i compagni a raschiare il fondo del barile e trovare quelle energie extra che sono mancate. Tolto Gigio Donnarumma, che guida la difesa e sprona i compagni dalla sua porta, è stato tangibile il calo di tensione offensiva, tecnica e verbale, senza Ibrahimovic a fare da riferimento.
Nel patto-Champions che c’è stato dentro lo spogliatoio, la base è stata quella di provare a mettere i vari problemi e le ultime brutte prestazioni alle spalle, tirando nuovamente fuori gli occhi della tigre. Il Milan, da “sfavorito” ha già dimostrato di poter essere molto pericoloso e questa ritrovata condizione di inseguitore, dopo esser stato lepre per tanto tempo, dovrebbe riaccendere quella fame predatoria che è tipica di chi sta vedendo sfumare sotto il naso un obiettivo per il quale sta lavorando da un anno solare a questa parte. Anche la chiacchierata con Paolo Maldini, parecchio presente negli ultimi giorni così come Ricky Massaro, è la testimonianza di come il Milan faccia pieno affidamento su fiora e lui non si è tirato indietro. Anzi. Ha alzato il livello della tensione positiva in allenamento, non facendo passare nulla a nessuno, perché è questo che è mancato davvero in campo nelle ultime uscite, ovvero l’accettazione passiva di determinati errori tecnici che sono pesati tantissimo sull economia delle sfide contro Sassuolo e Lazio.
La partita di questa sera contro il Bene-vento, poi, metterà a confronto due grandi amici comeZlatan e Pippo Inzaghi. Lo svedese dovrà guidare il Milan alla ricerca dei tre punti, dall’altro lato Super Pippo proverà a prendere punti in quello che è, senza discussioni, il suo stadio per antonomasia. Nelle stagioni 2010-11 e 2011-12 i due hanno condiviso lo spogliatoio diMilanello e sono diventati grandi amici. Era in campo insieme il 20 novembre 2010 quando Pippo, con una doppietta, arrivò a quota 70 gol nelle coppe europee con Zlatan a fargli da spalla in campo e nei festeggiamenti. Una gl ande stima, un feeling tecnico pazzesco che, tuttavia, durò poco visto che Inzaghi venne falcidiato dagli infortuni nei mesi successivi. Ma erano anche in coppia quando, sempre Pippo Inzaghi, segnò il suo ultimo gol con la maglia del Milan il 13 maggio 2012 contro il Novara. Quella sarebbe stata, per enti-ambi, la loro ultima gara con la maglia del Milan poiché Inzaghi decise di ritirarsi mentre Ibrahimovic, un mese e mezzo dopo, venne ceduto al Psg insieme a Thiago Silva. In quel caso, Zlatan lasciò i rossoneri in Champions Le-ague. Oggi ce li deve riportare, anche facendo un torto ad un amico. Che a sua volta è a caccia di punti per la salvezza, ma Ibra ha attivato la modalità cannibale. Resterà da vedere se anche il sistema operativo milanista sarà riuscito ad aggiornarsi allo stesso livello.
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