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Dove e come vedere Juventus Fiorentina streaming gratis diretta live tv Sky o Dzan?



Dove e come vedere Juventus – Fiorentina

Il match  Juventus – Fiorentina non sarà trasmessa in Tv in chiaro. Le due squadre scenderanno in campo alle ore 18.00 di oggi, sabato 6 novembre. La partita sarà, quindi, trasmessa in esclusiva in Tv su Sky, collegandosi ai canali SKy Sport, Sky Sport Action e Sky Sport 4k, ai canali 253, 206 e 213. Sarà possibile, ancora, seguire il match in streaming, su dispositivi mobili portatili come Sky go, Infinity + e Now, dove si potrà anche acquistare il tagliando della singola partita. Il match non sarà comunque visibile in streaming gratis.



Certo che per la Juventus vincere oggi contro la Fiorentina avrebbe un significato anche un po’ simbolico e fors’anche pratico (economico?) nell’ambito della corsa all’acquisto di Dusan Vlahovic. Un segnale di forza, si intende, oltre che un altro passettino in quella rincorsa alla zona Champions che ovviamente renderebbe più agevole affrontare certe spese di mercato. E oltretutto, vien da sé, la Juventus ha bisogno di mantenere un certo livello di appeal e fascino nei confronti di un giocatore tra i più corteggiati d’Europa.

Le ambizioni, i sogni, le speranze degli uomini di mercato bianconeri contemplano addirittura il tentativo di provare a chiudere l’operazione a gennaio. Un bomber che garantisca una certa continuità realizzati-va, del resto, serve come il pane: il famoso erede di Cristiano Ronaldo che non s’è fatto in tempo a comprare, a fine agosto.

E come se non bastasse ogni mese che passa (ergo, ogni manciata di gol che Vlahovic segna) implica un ulteriore livello di accanimento da parte della concorrenza, per lo più internazionale. Il fatto che Vlahovic abbia già comunicato al patron della Fiorentina, Rocco Commisso, la sua volontà di non rinnovare il contratto in scadenza tra due anni gioca in favore dei bianconeri, che già da tempo hanno avuto modo di dimostrare il grado di interesse nei confronti dell’attaccante stuzzicandone l’orgoglio e la voglia di entrare a far parte d’un progetto di un certo tipo.

Le ritrosie di Commisso a cedere Vlahovic (dopo Chiesa…) proprio alla Juventus, però, remano assai contro. Soprattutto se appaiate con qualche altra allettante offerta alternativa. La Juventus, a gennaio, è pronta a mettere sul piatto 50-55 milioni di euro più il prestito di qualche giocatore di livello o il cartellino di qualche giovane. Per Vlahovic è pronto un contratto da 6 milioni netti a stagione con bonus (vale a dire la soglia del tetto massimo fissato per il nuovo corso, cui possono fare eccezione solo casi sporadici).

Come detto, però, le insidie dall’estero non mancano. Soprattutto dalla Premier. Non risulta che per ora sia stata definita una intesa tra la Fiorentina e un club straniero, ma svariate società della Premier continuano a monitorare la situazione: Arsenal, Tottenham, Newcastle in primis. La cifre possono salire parecchio in una tale asta e andare a varcare quota 70, 80, 90 milioni. Ecco perché la Juve ha fretta.

E’ ormai lontano quel momento: «Quando l’allenatore mi chiamò per entrare iniziai a sudare dappertutto, non mi era mai successo, avevo 17 anni e il mio sogno si stava per avverare». Era l’esordio di Paulo Dybala nella prima squadra dell’ Institute di Cordoba, un episodio che la Joya ha ricordato intervistandosi a vicenda con Matteo Berrettini, in un video pubblicato ieri sul canale youtube dell’Atp, nel quale il numero IO bianconero e il tennista finalista all’ultimo Wimbledon si sono anche dati appuntamento alle Finals in programma a Torino dal 14 al 21 novembre e hanno scoperto di avere un’idolo in comune, Roger Federer.

Anche se il mito assoluto della Joya era Ronaldilitio: «Perla classe e per come si divertiva in campo». Tempo lontano, anche quello, come lontani sono gli altri momenti di massima tensione ricordati da Dybala, dall’esordio in Nazionale – «Il sogno di ogni bambino, E’ ormai lontano quel momento: «Quando l’allenatore mi chiamò per entrare iniziai a sudare dappertutto, non mi era mai successo, avevo 17 anni e il mio sogno si stava per avverare».

Era l’esordio di Paulo Dybala nella prima squadra dell’Institute di Cordoba, un episodio che la Joya ha ricordato intervistandosi a vicenda con Matteo Berrettini, in un video pubblicato ieri sul canale youtube dell’Atp, nel quale il numero IO bianconero e il tennista finalista all’ultimo Wimbledon si sono anche dati appuntamento alle Finals in programma a Torino dal 14 al 21 novembre e hanno scoperto di avere un’idolo in comune, Roger Federer.

Anche se il mito assoluto della Joya era Ronaldilitio: «Perla classe e per come si divertiva in campo». Tempo lontano, anche quello, come lontani sono gli altri momenti di massima tensione ricordati da Dybala, dall’esordio in Nazionale – «Il sogno di ogni bambino, cenziano». «Il tuo problema -replica sempre ridendo Berrettini – è che non lo paghi. Il mio allenatore lo pago io e non posso essere licenziato».

Scherzi, nel senso di mandarlo in panchina, non ne farà Massimiliano Allegri a Dybala. La Joya è più che mai il cardine della nuova Juventus. Nessun dubbio sulla sua presenza nella formazione che alle 18affirontera la Fiorentina e che sarà molto simile a quella vittoriosa martedì a San Pietroburgo. In attacco con Dybala ci sarà dunque ancora Morata, con Chiesa piniito ad appoggiarli partendo da destra.

O da sinistra se Allegri decidesse di schierare dal primo minuto Cuadrado: il colombiano però è apparso stanco ed è più probabile cheli tecnico confermi le ali viste in Russia, ossia i due ex Chiesa e Bernardeschi. Quest’ultimo, semmai, potrebbe essere insidiato da Rabiot, bacchettato ma stimato da Allegri: l’azzurro, però, è senz altro più brillante. C/infermata la coppia centrale formata da Locatellie McKennie (qualche chance, ma poche, per Bentancur) e confermato in blocco o quasi Fintelo reparto difensivo: Chiellini al posto di Bomicci l’unico cambio, se il capitano avrà pienamente recuperata. A recuperare deve invece cominciare la Juventus, che in campionato non può subire altri break, per chiudere tornando al tennis: ogni partita ormai è un match point per le rivali.

«Serve la partita perfetta». Pare una frase fatta ma nel caso di Juventus-Fiorentina non lo è. E se anche lo fosse Vincenzo Italiano fa capire di averla ripetuta ai suoi giocatori mille volte. D’altronde, spiega, «loro sanno che perdere mi fa stare male e quindi devono fare di tutto per evitarmelo dando qualcosa in più». Il tecnico viola che mai ha creduto a una Juve in crisi: « Figurarsi, è una squadra che non muore mai come ha dimostrato anche in Champions, bene o male ha sempre grande qualità e molte frecce in attacco. Faremo di tutto per giocare perlopiù nella loro metà campo. Sappiamo quanto ci tengono i nostri tifosi, già dopo la gara con lo Spezia mi chiedevano di pensare alla Juve, è un test importante per noi, la classifica e la nostra crescita.

Q siamo preparati bene anche se sarà al solito il campo a dire se è bastato». Scontato come vorrebbe festeggiare la 50esima panchina in A: « Fare risultati in un campionato tosto come il nostro regala gioie indescrivibili, spero di farlo a lungo con questa squadra, abbiamo le qualità per riuscirci».

E per ora un Vlahovic gasato dalla tripletta: ma rischiano di mettergli pressione le tante voci di mercato compresa quella sull’Arsenal pronto per l’assalto già a gennaio anche se dal clan viola smentiscono accordi e offerte concrete? «Non lo condizionano, Dusan ha fatto 8 reti in 11 gare, lui in campo dà sempre l’anima – assicura Italiano – per il resto leggo che non ci sarebbe solo la Juve ma pure Arsenal, Tottenham, Milan… Sono voci e il ragazzo è concentrato sul campo». Ancora positivo Nico Gonzalez (se i prossimi tamponi saranno negativi dovrà rispondere alla chiamata in nazionale) per la formazione ci sono ballottaggi Quarta-Nastasic, Duncan-Castrovilli e Callejon-Sottil-Piilgar per due maglie a meno che Castrovilli non venga avanzato.



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