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Denise Pipitone chi è il padre Piero Pulizzi?



Denise Pipitone è la bambina scomparsa purtroppo da Mazara del Vallo il primo settembre 2004. Da quel momento sono state tante le piste che avrebbero dovuto portare al ritrovamento della bambina ma che purtroppo si sono rivelate vane. Adesso, in questi ultimi mesi si sta parlando della scomparsa della bambina in modo più concreto e sembrano essere emersi dei dettagli piuttosto inquietanti. Ad ogni modo ci si siede ancora chi sia realmente il padre della bambina.



Denise Pipitone, chi è il padre della bambina

Denise Pipitone è la figlia di Piero Polizzi e non di Toni Pipitone ovvero l’ex marito di Piera Maggio. La bambina porta il cognome Pipitone, ma in realtà è figlia di Piero, l’attuale marito di Piera. La bambina infatti sarebbe nata da una relazione extraconiugale tra Piero Polizzi ovvero l’ ex marito di Anna Corona e Piera maggio. Il giorno del rapimento è stata diffusa la notizia riguardante la scomparsa di Denise la figlia di Toni Pipitone e per questo motivo da quel momento è rimasto quel cognome. Potremmo quindi dire che il padre biologico di Denise è Piero Pulizzi mentre colui che ha cresciuto la bambina è Tony Pipitone che ancora oggi spera di poter ritrovare quella che lui definisce “la sua bambina”.

Denise Pipitone sparì nel nulla fuori dalla casa della nonna in Sicilia a Mazzara del Vallo. Sono trascorsi diciassette anni da quel giorno e mamma Piera Maggio conduce la sua battaglia per la ricerca della verità con tanta determinazione. Piera è convinta e spera che la sua bambina sia ancora viva.

Le indagini si sono concentrate fin da subito sulla famiglia, in particolare quella dell’ex compagna del padre biologico, perchè dietro il caso Pipitone vi è una storia di familiare intrisa di gelosie e di incomprensioni, nota a tutti oramai.

Denise non è figlia di Piera Maggio e Tony Pipitone, ma il suo vero padre biologico è Piero Pulizzi. L’uomo ai tempi del concepimento era sposato con Anna Corona, un’amica di Piera, da cui aveva avuto due figlie Jessica e Alice.

Queste donne avevano mostrato la loro rabbia nei confronti della mamma di Denise pubblicamente poiché addossavano a lei la responsabilità della disgrega zione della loro famiglia. Per questo motivo gli inquirenti, subito dopo la sparizione di Denise, hanno fatto un sopralluogo nella casa dei Pulizzi, ma furono depistati verso un altro appartamento. A seguito della scomparsa della piccola Denise si è celebrato un processo.

L’unica imputata nel processo, che si è concluso in Cassazione era la sorellastra Jessica Pulizzi, nel 2004 minorenne. La Suprema Corte ha confermato l’assoluzione dei due gradi di giudizio, pronunciata sia dal tribunale di Marsala e sia dalla Corte d’Appello di Palermo.

Sono stati tanti gli avvistamenti e le false piste seguite negli anni. Di recente, un’altra ragazza è stata scambiata per Denise. E accaduto in Calabria, a Scalea. Nelle prime ore dopo la segnalazione da parte di una donna del posto, la somiglianza tra le due, Elena Denisa Grigoriu e Denise Pipitone, aveva tratto in inganno; ma Denisa ha detto fin da subito eli essere nata in Romania 1’8 maggio del 2002.

Così è scritto sul documento di nascita mostrato ai carabinieri che l’hanno portata in caserma per ulteriori verifiche. Della bimba siciliana scomparsa, Denisa ha la conformazione del viso, gli occhi scuri, la forma delle labbra e delle sopracciglia.

Ma come già aveva messo in evidenza la testimone che aveva allertato i carabinieri, Denisa avrebbe una cicatrice sotto all’occhio destro, per uno scherzo del destino molto simile a quella che si era procurata in tenera età la bimba di Mazara del Vallo; ma nella parte sinistra. Invece, durante una delle ultime puntate della trasmissione di Raitre Chi l’ha visto?, Federica Sciamili ha mostrato nuovamente la testimonianza dell’anziano sordomuto Battista Della Chiave. Secondo l’uomo Denise sarebbe stata rapita da due uomini e portata via in moto e poi in barca.

«Le rivelazioni di Battista sono emerse da una nuova analisi del video dell’interrogatorio, registrato dagli stessi inquirenti, e posto al vaglio di esperti, collaboratori Rai», specifica Vittoriana Abate, conduttrice e giornalista di Raiuno che da esperta di cronaca nera si è occupata del caso Pipitone

. «In effetti – aggiunge Abate- molte informazioni emerse dall’interrogatorio sarebbero, secondo queste nuove analisi, state perse per alcuni errori nella traduzione da parte dell’interprete della lingua dei segni che non avrebbe compreso bene i gesti dell’uomo». Anche l’avvocato Giacomo Frazzita, legale di Piera Maggio, ha evidenziato che ha da sempre avuto molti dubbi sul metodo di raccolta della testimonianza di Della Chiave.

Inoltre, l’avvocato Frazzita ha ammesso in tv di aver ricevuto una lettera anonima molto dettagliata a cui avrebbe attribuito un valore. Chi ha scritto la missiva sarebbe un “anonimo bene informato”, un testimone oculare che racconta di aver visto la bambina in un momento successivo al rapimento. «Ho ricevuto una lettera anonima – ha dichiarato ai microfoni di Chi l’ha visto? l’avvocato Frazzitta – come tante altre in passato. Questa però conteneva alcuni elementi di novità che non erano stati riferiti mediaticamente».



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