Controcopertina

Clizia Incorvaia e Paolo Ciavarro avranno il loro primo figlio



Da una parte vorrebbero fermare il tempo per assaporare a lungo la gioia e la magia di questo momento. Dall’altra non vedono l’ora che arrivi l’anno nuovo, che i mesi scorrano in fretta: tra fine febbraio e il primo di marzo Clizia Incorvaia e Paolo Ciavarro avranno il loro primo figlio. E con incontenibile gioia hanno scelto di raccontare a Gente l’inizio dei nove mesi più emozionanti della loro vita.



«Siamo al settimo cielo, non vediamo l’ora di conoscere il bambino. Ancora non sappiamo se sarà maschio o femmina, sono appena entrata nel quarto mese e ora sto bene, ma all’inizio è stata dura. Ero debole, stavo sempre a letto e, quando mi alzavo, avvertivo nausea, mal di testa, un senso di spossatezza, quasi di vertigini», racconta Clizia, bellissima mentre si accarezza il pancino.

«Paolo è stato stupendo, un complice perfetto, sempre accanto a me. Anche quando eravamo in Sicilia, chiusi a casa, con 40 gradi fuori e un mare magnifico che lui, per non lasciarmi sola, non ha nemmeno visto. Ora sto meglio, ho ripreso energia. La gravidanza è uno stato di grazia, un momento che va vissuto ascoltando il corpo che cambia e assecondando ritmi ed esigenze». Un sorso di acqua fresca e prosegue: «L’8 febbraio festeggeremo il nostro secondo anniversario e, poco dopo, diventeremo genitori. Desideravamo da tempo

un figlio, a dire il vero è stato uno dei primi argomenti che abbiamo affrontato, ancor prima che ci mettessimo insieme. Paolo spesso diceva: “La prossima donna che avrò sarà la madre dei miei figli”, perché in lui è forte il desiderio di paternità.

Va  da sé che quando ci siamo innamorati sentivamo che, prima o poi, avremmo formato una famiglia». Paolo accarezza la sua donna con lo sguardo e la ascolta mentre dice: «Ci tenevo che tutto fosse a posto per accogliere tra di noi una nuova vita, ma prima volevo mettere in ordine la mia. Mi sono trasferita da Milano a Roma, siamo andati a vivere insieme, abbiamo sistemato casa e, quando abbiamo deciso che poteva essere il momento giusto, sono rimasta incinta», racconta la influencer siciliana dagli occhi color del mare.

«Abbiamo già individuato alcuni nomi che ci piacciono: se è bimba io vorrei Dafne, come la ninfa, perché sono fissata con la mitologia greca. Per il maschio sceglie Paolo: potrebbe essere Leonardo o, molto più probabile, Gabriele». Lui sorride e spiega: «Da piccolo non amavo il mio nome, così chiesi a mia mamma Eleonora [Giorgi, ndr] se si poteva cambiare in Gabriele. E siccome confesso che vorrei tanto fosse un maschietto, anche per proseguire la famiglia dei Ciavarro che con me altrimenti finirebbe, mi piacerebbe chiamarlo così. Sogno di trasferirgli le mie passioni sportive e di accompagnarlo sui campi di calcio, come mio padre Massimo ha sempre fatto con me quando ero piccolo».

Un momento di silenzio e Paolo confida,  ai nostri calcoli, l abbiamo concepito a Lampedusa, l’isola del cuore per noi». Clizia sorride: «Pensa che là si sono conosciuti e innamorati anche i miei genitori Cocò e Totò. Mamma un giorno mi disse: “Vedrai che Lampedusa colpirà ancora”». Così è stato. «Al rientro dal viaggio mi sono accorta di avere un ritardo. A mezzanotte ho mandato Paolo in farmacia a prendere il test. Mi sono chiusa in bagno, emozionatissima.

Quando ho visto l’esito, sono scoppiata a piangere dalla gioia e l’ho raggiunto con lo stick in mano. Ci siamo abbracciati. Mentre lui cercava di asciugare le mie lacrime, ci domandavamo felici e confusi: “Ma ti rendi conto? Avremo un bambino!”. Quella notte Ciavarro ha faticato a chiudere occhio. «Ho pensato al futuro, a quanto fossi impaziente di conoscere mio figlio. Ho pensato ai miei genitori, che sono stati bravissimi, ma io vorrei riuscire dove loro non ce l’hanno fatta: a tenere unita la famiglia, che per me è sinonimo di felicità assoluta. Poi ho allertato la tata che avevo quando ero bambino: quando nascerà mio figlio, lei ricomincerà a lavorare con noi».

Paolo vorrebbe che il suo erede «prendesse determinazione e intraprendenza da Clizia». Lei lo immagina con «ricci e lentiggini come lui. E vorrei che ereditasse la sua eleganza e l’essere rispettoso con tutti». Clizia ha già una bimba, Nina, di 6 anni, nata dal legame con Francesco Sarcina. «Gliel’abbiamo detto pian piano: è felicissima di diventare sorella maggiore e già si sente
la custode del pancino». Che inizia a fare capolino dagli abiti, taglie piccole ancora, perché Clizia è sottile. «Ci credi se ti dico che non so quanto sono aumentata? Paolo finora mi ha accompagnato a ogni visita e dalla ginecologa si è pesato lui al posto mio», strizza l’occhiolino Clizia.

«Non mi spaventa vedere il corpo che cambia, anzi: il pancione con una vita che cresce dentro di me mi fa sentire come Madre Natura! Con Nina avevo preso 10 chili, ero stata molto attenta. Ora mangio sano, ma assecondo anche piccoli desideri. Senza esagerazioni, come vorrebbe mia nonna Maria, siciliana: lei sostiene che dovrei mangiare per due», ride. «Non voglio che in un momento così speciale un chilo di troppo diventi un cruccio. Spesso sui social si rincorre la perfezione fisica, la remise en forme lampo, le pance piccole e le curve contenute. Io sono esile, ma in questo momento vorrei che la vita si esprimesse al meglio. E se mi viene voglia delle patatine fritte che mi prepara il mio amore, me lo concedo. Poi, magari, cerco di camminare, senza affaticarmi sennò Paolo chi lo sente, e faccio massaggi delicati per aiutare le circolazione».

Mentre parla, Clizia estrae una sottoveste di seta. «È di mia suocera Eleonora, che è felicissima di diventare nonna. La indossava quando era incinta e ora l’ha data a me: che bel gesto di generosità e condivisione!».
Cambia la scena: lei in bianco e lui elegante camminano mano nella mano sul terrazzo per le foto. Sono splendidi! Ma le nozze? «Appena sarà possibile», dice lui. «Aspetto la proposta, in ginocchio, con l’anello», aggiunge lei. «Vorrei essere sorpresa, quello sì. Ma già è così, ogni giorno, con il nostro amore e il figlio che presto arriverà».



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