Caterina Balivo conoscete il marito Guido Maria Brera? La conduttrice non ha di certo bisogno di alcuna presentazione, ma invece cosa sappiamo del marito? Cosa fa nella vita? Conosciamolo meglio.
Caterina Balivo conoscete il marito Guido Maria Brera?
Il marito della nota conduttrice di casa Rai è nato a Roma il 27 agosto 1969. La madre pare fosse una casalinga, mentre il padre è un funzionario di banca. Oggi Guido Maria Brera è un noto finanziere oltre che uno scrittore e anche il co-fondatore del gruppo Kairos. Quest’ultimo è il primo gruppo italiano che lavora nel settore della gestione patrimoniale. Ad ogni modo, sembra proprio che il grande successo del marito di Caterina Balivo è arrivato grazie ad una società di grande valore e importanza, ovvero la Fineco.
Il triste momento nella vita dell’uomo
Purtroppo però la vita di Guido Maria non è stata sempre facile e semplice. Per tantissimi anni, infatti si è dedicato giorno e notte al suo lavoro e alla realizzazione dei suoi più grandi sogni e desideri. Questo lo ha portato ad allontanarsi dai suoi più cari affetti, così come dai suoi amici e ad aver sofferto molto di solitudine. Lo stesso nel corso di qualche intervista rilasciata in questi anni pare che abbia parlato proprio di questi momenti di tristezza e di solitudine. Nel corso di un’intervista rilasciata a Vanity Fair, Guido Maria avrebbe dichiarato “Ero un adolescente un po’ sfigato, sono diventato un finanziere rimanendo fuori dal giro giusto fin dal liceo, ai margini. Mi ero fatto mettere un tavolo da ping pong in ufficio. Mezz’ora di ping pong al giorno, piu 15 minuti di pesce rosso: guardare per 15 minuti al giorno un pesce toglie l’ansia.
Guido Maria è anche uno scrittore
Come già abbiamo avuto modo di anticipare, Guido Maria Brera è oggi anche un noto scrittore. Nel 2014 è uscito il libro intitolato I diavoli, da cui hanno preso ispirazione gli autori della serie televisiva Sky nel cui cast riproviamo Patrick Dempsey e Alessandro Borghi. Parlando proprio del suo libro, l’uomo recentemente ha dichiarato “Ho scritto quel libro per due ragioni. La prima vagamente altruistica: mi sembra utile che le persone sappiano più cose possibile su questo mondo che determina le loro vite. La seconda è di tipo autobiografico. A un certo punto sono entrato in crisi, esattamente come Massimo, il protagonista: quando arriva in cima alla sua piramide, realizza che in fondo sta molto male. Il libro è un’autoanalisi. “
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