Controcopertina

Carlo e Camilla, primo royal tour post pandemia per il principe del Galles e consorte



Se fossero le protagoniste di una testata, sarebbe Town & Country (noto mensile americano di lifestyle). La città e la campagna. O meglio: il glamour della vita urbana e, nel caso di Kate Middleton, squisitamente royal, contrapposto al recente stile “pane e salame” di Meghan Markle, che si mostra scanzonata, scherzosa e low profile tra vita bucolica, scherzi di strada e persino viaggi su voli di linea invece dei jet privati (pochi giorni fa lei e Harry erano in ultima fila su un volo New York-Los Angeles come passeggeri qualsiasi). Considerando Kate, è un manifesto di stile l’abito di paillettes e cristalli verde bottiglia di Jenny Packham indossato per presenziare all’evento benefico Royal Variety Performance alla Royal Albert Hall la scorsa settimana.



Un’apparizione regale, quella della duchessa di Cambridge, nella sala da concerto più rinomata di Londra, con un outfit ammiratissimo e difficile da dimenticare (anche perché lo stava indossando per la seconda volta dopo il viaggio in Pakistan del 2019). Un trionfo di immagine, un po’ regina e un po’ “disco queen”, che segue a stretto giro il long dress dorato, sempre di Jenny Packham e sempre alla Royal Albert Hall, consegnato alla storia in occasione della première di No Time to Die.

Ben calata nel ruolo di futura sovrana consorte e nella vita londinese (quella da impegni di rappresentanza in abito lungo, s’intende, non quella da semplice mamma che porta i figli in cartoleria in scamiciato e sandali piatti come mostrato da “Chi” a settembre), Kate continua la sua lunga marcia verso Buckingham Palace azzeccando ogni mossa: compresa l’acconciatura più grintosa e definita del solito, con riga da una parte e ricci tutti dall’altra, quasi una Veronica Lake glam-rock. Solo pochi giorni prima si era presentata sul balcone del Foreign Office di Londra in sostituzione della regina Elisabetta per la cerimonia del Remembrance Sunday Service.

Nessun bagliore glitterato, ma il lungo cappotto scuro con bottoni argentati in stile militaresco, più chignon e cappello a tesa larga, era la divisa perfetta per essere lì dov’era: nel cuore pulsante del regno. Dall’altra parte dell’oceano, e sulla costa occidentale, quindi lontana che più lontana non si può, Meghan Markle sceglie la via opposta. Ospite del talk show di Ellen DeGeneres, la duchessa di Sussex, in studio in pantaloni neri e camicia bianca Oscar de la Renta, decanta le gioie della vita di campagna nella dimora di Montecito nella sua natia California («Harry la ama, il meteo è ottimo, siamo felici»).

Mostra una foto del primogenito Archie che gioca tra le galline, tenerissimo con gli stivaletti di gomma di Peppa Pig, mentre racconta che la piccola Lilibet Diana, 5 mesi, comincia a mettere i dentini. Ricorda gli esordi da attrice squattrinata, quando girava «con una vecchia Ford con una portiera rotta». E rievoca il giorno in cui incontrò la DeGeneres «in un negozio di animali, quando volevo salvare un cane abbandonato». Ma il piatto forte della massiccia operazione simpatia, che riesce benissimo anche perché la padrona di casa è una comica di razza e sua amica decennale, arriva quando la moglie di Harry si presta anche a uno scherzo con “candid camera” il cui video ha fatto il giro del mondo.

Fuori dagli studi tv, Meghan si avvicina ad alcune bancarelle in strada e balla, canta, indossa orecchie da gatto, miagola, beve da un biberon, parla di sé in terza persona chiamandosi «mammina» e lascia allibiti i venditori ambulanti. Grandi risate quando viene fuori che l’ex attrice non è impazzita, ma stava solo sfoderando doti da comica e improvvisatrice. Tutto completato dalla confidenza che a casa la “duchessa del popolo” fa la mattacchiona nello stesso modo per far ridere i due figli. È possibile che anche Kate a casa canti, balli e rida con i suoi tre bambini. Ma è probabile che aggiunga che il loro futuro sarà tra Londra e dintorni… E che almeno uno dei tre un giorno avrà la corona.



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