La partita Atalanta – Roma si giocherà oggi 18 Dicembre 2021 alle ore 15.00. Sarà un’esclusiva DAZN, detentore dei diritti di 10 partite su 10 per ogni giornata di Serie A, di cui 3 in co-esclusiva con Sky Sport. La gara sarà visibile in streaming, attraverso il download dell’app ufficiale dell’emittente – con relativa iscrizione e abbonamento – o attraverso una qualsiasi Smart TV. Da quest’anno, con l’acquisto del DAZN box sarà possibile inoltre avere un canale digitale dedicato con i migliori contenuti scelti giorno per giorno. Si sconsiglia categoricamente l’utilizzo di siti pirata per la visione della gara. Sarà disponibile anche sul sito una diretta testuale per seguire la partita: un evento non solo attesissimo dai tifosi azzurri, ma che sarà seguito in tutto il mondo.
Definirci l’anti-Inter fa parte un po’ di quello che viene detto e scritto. Posso garantire che qui aZingonia abbiamo il nostro percorso in testa, molto semplice e immediato. Pensiamo alla Roma e a come vincere la partita, viviamo meno pensieri a lunga scadenza, Questo non è un modo per nascondersi ma per affrontare al massimo ogni gara». Alla vigilia di Atalanta-Roma, ultimo impegno casalingo dei nerazzurri in questo 2021 e penultima fatica del girone di andata, Gian Piero Gasperini ha parlato a Zingonia cercando di chiarire il pensiero del gruppo.
Nonostante la classifica racconti di una Dea molto lanciata in vetta, il tecnico degli orobici e i suoi ragazzi sono concentrati su quello che devono fare già oggi a Bergamo contro l’undici allenato da Mourinho. Una gara tosta ma in nessun modo decisiva. «Non sarà decisiva con la Roma – ha spiegato Gasp -, in nessun senso. Il nostro obiettivo è cercare di vincerne il più possibile e di affrontare Tawersario nel migliore dei modi. Lo stiamo facendo con la forza di tutta la rosa: questo è determinante. Sarebbe fantastico raggiungere nuovamente la Champions, non parliamo del resto perché siamo concentrati sul percorso che dobbiamo fare. Non so quanto possa essere difficile comprendere il nostro atteggiamento, ma è così. Il nostro spirito è unicamente questo».
I convocati sono 23, esclusi dalla lista solo Scalvini e Gosens che è infortunato e si rivedrà solo a gennaio inoltrato. Le scelte possibili sono diverse, l’obiettivo è quello di affrontare la Roma al meglio cercando di non farsi sorprendere. Massima concentrazione dunque, anche perché la Roma è una signora squadra. «Mourinho è un grande allenatore, sia per l’entusiasmo travolgente che ha portato all’inizio sia per la sua storia in una piazza come Roma. Sono convinto che nel tempo potò alzare la qualità. Ha appena iniziato un percorso, è umano anche lui come tutti e ha bisogno di tempo. I giallo-rossi hanno un reparto d’attacco che vale quello delle migliori squadre, Zaniolo e Abraham sono due giocatori molto forti. La squadra è attrezzata. Noi invece avevamo bisogno di lavorare una settimana piena, non eravamo più abituati».
L’impegno con i capitolini è insidioso e il tecnico nerazzurro ne è consapevole. «Atalanta-Roma sarà ima gara di cartello, dobbiamo arrivare molto concentrati e senza pensieri natalizi. È un momento molto importante del campionato, in tre giorni chiudiamo il girone di andata, nel quale abbiamo avuto un rendimento significativo».
Non firma per il pari: «Il calcio è il calcio. Andiamo a Bergamo per vincere». Non è spavalderia quella di Mourinho. Ma la voglia di dare una svolta alla stagione. Perché José è il primo a sapere che oggi Atalanta e Roma si giocano molto.
Anche se alla base ci sono due progetti diversi: «Sono sei mesi di lavoro per me, sei anni per Gian Piero. E non vuol dire solo identità, idee, allenamenti, ma anche 12 finestre di mercato contro una. L’Atalanta è una società fantastica, stabile. Era una squadra di metà classifica, ora è da Champions League e gioca per vincere lo scudetto. Noi siamo invece un club con una proprietà nuova, un allenatore arrivato da sei mesi, con un mercato reattivo».
Prosegue: «Il loro lavoro mi piace, mi piace tanto. Ho fatto tanti anni in club molto diversi, con un mercato super aggressivo, molto costoso, ma ho ammirazione per questo profilo di progetto. E il progetto è lì, lo vedi, con un mercato intelligente, la squadra è forte e con stabilità economica. Ma dove erano loro dieci anni fa? E se noi romanisti guardiamo con fiducia alla proprietà, al nostro allenatore sono sicuro che la strada sia giusta anche per noi. Quando un progetto è a breve termine non serve empatia, quando è a lungo termine, come nel nostro caso, invece serve. E vi assicuro che qui si respira un’atmosfera fantastica». Il discorso scivola velocemente sugli obiettivi stagionali. Quelli dei nerazzurri sono chiari, meno quelli della Roma:
«Ci sono allenatori che si emozionano per la salvezza. In questa prima stagione non abbiamo nemmeno un target, al di là della classifica. Quando un progetto è a lungo termine, ribadisco, ci deve essere empatia e qui c’è». Bisogna quindi tornare a luglio, quando fu proprio lui a tracciare una linea temporale: «Vincere entro 3 anni».
Il calcio è però radicato nel presente. E nel pomeriggio non si può più sbagliare. Anche se Ibanez non è al meglio (provino questa mattina), Smalling è recuperato in extremis e Pellegrini non ce. La Roma sulle spalle proverà a prenderla Zaniolo, di rientro dalla squalifica e alla ricerca del primo gol stagionale: «Sta giocando bene, ha una buona mentalità, sono contento. I numeri sembrano strani magari, perché non ha fatto gol in campionato, ma arriveranno. Lasciamolo tranquillo per fare il suo gioco e crescere con fiducia. Non sono preoccupato. Gioca titolare, può fare bene». Come tutta la Roma.
Add comment