Anna Valle, famosa per essere stata eletta Miss Italia nel 1995, oltre che per essere un volto del cinema e della fiction italiana, che a breve sarà impegnata su Canale 5 con un nuovo progetto dal titolo “Luce dei tuoi occhi”. L’attrice, che è una persona molto riservata, recentemente ha portato alla luce un problema di grande attualità che affligge molte persone. La Valle ha raccontato di essere vittima di un fake che sui social si spaccia per lei. “Ci sono 50 mila persone credono di seguire me su Instagram e non sono io.
Chi ha aperto quel profilo scrive e risponde come se fossi io” – ha rivelato l’attrice in una recente intervista. Ma non finisce qui, visto che questo profilo fake non solo si scambia per lei, ma ha raccontato anche che l’attrice è affetta dalla sindrome del colon irritabile.
La Valle se ne è resa conto quando alcuni suoi amici hanno cominciato a chiamarla per consigliarle un gastroenterologo: “Non mi sembra neanche bello, visti i problemi che viviamo legati alle malattie”. Il furto di identità digitale è un reato punito dal Codice Penale. La diffusione dei servizi digitali ha reso le nostre vite più semplici, con la possibilità di effettuare la maggior parte delle attività Online.
Tuttavia l’aumento della tecnologia ci ha fatto diventare anche più vulnerabili, esponendoci ai rischi del cybercrimine. E pensare che l’ex Miss Italia non è una grande amante dei social come ha raccontato: “Non mi è mai venuto naturale aprirne uno: non sono portata a raccontare la mia quotidianità. Io, la sera, chiudo la porta di casa e sono Anna la mamma di Ginevra e Leonardo, Anna la moglie di Ulisse Lendaro.
Non sono contraria a mettere la vita sui social, ma i social hanno bisogno di continuità e non mi ci vedo a postare ogni giorno”. Infine parlando proprio dei figli, l’attrice ha sottolineato l’importanza di utilizzare i luoghi d’incontro virtuale con estrema cautela: “I minori vanno protetti. Leonardo ha 7 anni, Ginevra 12: hanno partecipato a dei corti prodotti da me e mio marito che girano per Festival, ma è una cosa diversa.
Ginevra avrà presto curiosità e sarà lei a decidere: non ho intenzione di vietarle i social, ma di proteggerla e farle capire cosa sono. La prima cosa che le spiegherò è che postare una foto è facile, ma che non sai mai chi c’è dall’altra parte a guardarla.”
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